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Parco Cardeto, la ricorrenza dei nove anni dalla chiusura: le criticità del momento e la ripartenza GALLERIA FOTOGRAFICA

A breve ripartiranno i lavori con la speranza di poter restituire uno dei polmoni verdi della città ai residenti ed a tutti i fruitori

Un silenzio prolungato avvolge questa mattina, martedì 22 marzo, il Parco di Cardeto. Non ci sono bimbi a giocare, nessuno vi passeggia all’interno. I cancelli chiusi con il lucchetto impediscono l’accesso, in attesa di completare gli attesi interventi, annunciati nei giorni scorsi.

Al momento, come è noto, i lavori sono fermi ed in attesa di ripartire con l’intenzione di restituire il parco entro i prossimi cinque mesi. Confronti, dibattito acceso, criticità emerse in questa fase contingente così complessa dettata anche dall’aumento dei costi dei materiali, oltre le difficoltà nel reperimento ed i rincari sui carburanti. Insomma una serie di problematiche che hanno impedito di poter concludere le opere previste, nei tempi concertati. Negli anni scorsi i cittadini (pre-pandemia) avevano organizzato diverse iniziative, in concomitanza della ricorrenza del 22 marzo. Una su tutte il cartello mortuario che ricordava la data di chiusura. Stavolta però, a distanza di nove anni, non c’è stata alcuna iniziativa a riguardo.

Il motivo è presto spiegato: “Non abbiamo indetto alcuna manifestazione come negli anni passati, non perché abbiamo voluto abbassare la guardia, ma per far capire che il comitato è responsabile” Spiegano gli esponenti del Quartiere Cardeto. “Inoltre vista l'intenzione dei nostri consiglieri di verificare con mano ciò che abbiamo illustrato in un prospetto attento e dettagliato, siamo momentaneamente a soprassedere. Se nel breve periodo nuovamente non si muoverà nulla allora ritorneremo a manifestare in tutte le forme legittime consentite dalla legge”. 

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All’interno del documento diffuso dalla direzione lavori pubblici viene riportata una nota dell’Ance, risalente allo scorso 18 marzo, per dare un ulteriore quadro della situazione: “L’Associazione di categoria dei costruttori ha trasmesso una nota a tutte le Stazioni Appaltanti dell’Umbria in cui ha inteso evidenziare la grave situazione nella quale versano le imprese edili a causa degli aumenti straordinari dei prezzi e della crescente difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dei materiali da costruzione. Tale problematica appare ormai insostenibile ed è ulteriormente aggravata dall’incremento dei costi dei carburanti”. 

Andando a dare un’occhiata fuori dai cancelli è lampante auspicarsi una pronta ripartenza del cantiere. Nella parte nord-ovest (direzione cimitero) i giochi per i bimbi sono stati lasciati all’incuria ed al degrado. Le strutture da completare, la tribuna senza campo di calcetto, la vegetazione cresciuta rigogliosa. In attesa di poter tornare ad ascoltare un po' di movimento all’interno del parco, occorre armarsi di pazienza ed aspettare la ripresa degli interventi. 

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