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Cinema Politeama, il gestore getta la spugna: “Investito tanto per rendere viva la città di Terni”

L’architetto Michele Castellani sottolinea: “Abbiamo portato tantissimi artisti di fama internazionale, oltre alla normale programmazione. Quando non ci sono i numeri occorre fare una scelta”

“Sono rammaricato, triste ma purtroppo non potevamo fare diversamente”. E’ il commento di Michele Castellani che dal settembre 2017 aveva deciso di prendere in gestione - con la sua famiglia - lo storico cinema Politeama Lucioli. “Ci occupiamo di altro - osserva il giovane architetto – e proprio per questo motivo ho scoperto davvero un mondo nuovo. Devo dire che di soddisfazioni me ne sono tolte tantissime anche se, naturalmente, la cultura ha un costo. Ancora mantengo rapporti con i professionisti, ho ricevuto complimenti per l’organizzazione delle serate. Sono stati numerosi gli ospiti che abbiamo portato” Almeno cinquanta le serate, distribuite nel periodo di riferimento, con artisti del calibro di Nanni Moretti, Neri Parenti, Anna Valle, Anna Foglietta, Christian De Sica, Enrico Vanzina, Marco Bocci e tanti altri. “Un beneficio anche per l’indotto perché quando arrivano persone di tale importanza, di conseguenza se ne muovono tantissime altre”.

L’imprenditore ricorda le altre iniziative organizzate: “La nostra città è piena di associazioni di volontariato, di belle realtà le quali non hanno lo spazio che meritano. Ricordo inoltre le manifestazioni in collaborazione con le scuole, la curia. In diverse occasioni quotidiani e tg a livello nazionale hanno parlato di noi. È davvero un peccato che finisca in questo modo perché abbiamo investito tanto per rendere viva la città di Terni. Non ci sono le condizioni per proseguire – afferma Castellani – basti pensare alla concorrenza, alle spese vive da sostenere ogni mese. Inoltre quando i film dopo pochi giorni li trovi su internet o su Netflix, purtroppo alla lunga la situazione diventa insostenibile”. Pellicole in uscita: “Abbiamo un particolare target ed i film in programmazione devono conformarsi ad un certo tipo di qualità. Può succedere che per un periodo non ne escono, di quel genere, ma i costi ci sono sempre”.

Rapporto con l’amministrazione: “Non ho mai chiesto aiuto e capisco la situazione di default. Noi siamo una realtà privata e quando vai ad organizzare degli eventi di una certa rilevanza poi i costi sono notevoli. A Terni è come se mancasse un pezzo di un puzzle”. Infine il futuro: “Quattro o cinque persone, a seconda dei periodi, i quali lavorano nel cinema. Con loro si è stabilito un ottimo rapporto di collaborazione. La speranza è che qualcuno darà seguito a quanto fatto, me lo auguro con tutto il cuore”.

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