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Class action contro le piscine dello stadio, scattano le diffide a Comune di Terni e società concessionaria

Prosegue l’iniziativa dell’associazione Codici per far ottenere agli utenti rimasti senza servizi il rimborso degli abbonamenti

“Stiamo raccogliendo tante segnalazioni, in molti ci chiamano raccontando il loro caso, i mesi passati senza poter utilizzare l’abbonamento, e ci chiedono cosa fare per riavere indietro i soldi. In questi giorni stanno partendo le prime diffide nei confronti del Comune di Terni e della società concessionaria. Un passaggio doveroso, una nuova tappa della class action che abbiamo promosso per tutelare i consumatori, che hanno il diritto di essere rimborsati”.

A parlare è Massimo Longarini, segretario di Codici Umbria, spiegando che “prosegue a pieno ritmo la class action promossa Codici per il rimborso dei consumatori che si sono abbonati alle piscine dello stadio di Terni e non hanno potuto usufruire del pacchetto sottoscritto a causa della chiusura dell’impianto”.

“Dal momento dell’annuncio dell’avvio della class action – aggiunge Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – i nostri sportelli hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che chiedono di riavere le somme spese per attività a cui non hanno più avuto accesso. È la conferma di come il problema sia serio e sentito”.

Le adesioni alla class action promossa dall’associazione Codici per richiedere il rimborso degli abbonati alle piscine dello stadio di Terni, danneggiati dalla chiusura dell’impianto, sono ancora aperte. È possibile partecipare telefonando al numero 06.5571996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

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