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La Clyto Band festeggia otto anni. Successi, retroscena e desideri: “Dare una nostra anima agli spettacoli futuri”

I componenti del gruppo festeggiano la speciale ricorrenza con un inedito che è stato presentato al Mishima: “Vogliamo proseguire su questa strada di successi unendo qualcosa di nostro”

Clyto Band è sinonimo di divertimento assicurato, balli sfrenati fino a notte inoltrata tra feste di matrimonio ed eventi pubblici. I componenti del gruppo hanno da poco festeggiato l’ottavo anno di attività, dopo essersi esibiti in quasi quattrocento live, distribuiti tra varie località del centro Italia. “Era il mese di febbraio del 2012 – sottolinea Fabio Marchi il quale con Francesco Benedetti, Emanuele De Santis, Giacomo Morozzi, Filippo Meloni e successivamente Daniele Cruccolini, Saverio Federici e Filippo Rossi compone la big band – In quel frangente ci esibimmo al Tabardinn anche se a dire la verità c’era un altro cantante designato. Alla fine andò tutto bene, oltre le aspettative e da quel dì iniziò ufficialmente il nostro percorso”.

Ispirazioni e successi

“Ci siamo sempre ispirati al cantautorato romano. Un repertorio ampio il quale si espande dagli anni venti del secolo scorso fino a cantautori come Mannarino, Daniele Silvestri, per citare alcuni esempi. Sono sonorità che evocano il folklore, la canzone popolare italiana”. Da sottolineare che la Clyto Band propone canzoni rigorosamente Made in Italy: “Ogni anno modifichiamo la prima parte mentre quella centrale resta portante. In certe circostanze magari valutiamo di anticipare alcuni pezzi della scaletta, proponendo ballate che possano scaldare la platea. Ricordo ad esempio quando ci capitò di suonare ad una festa di motociclisti. Qualche timore iniziale c’era ma poi vedendoli muoversi sui ritmi della pizzica ci fece capire che stavamo percorrendo la giusta strada. Ecco perché non abbiamo mai snaturato o modificato le nostre proposte. In alcuni frangenti – sottolinea Fabio voice della Clyto Band – diamo anche un taglio cinematografico alle serate omaggiando artisti come Francesco Nuti”.

Quale la maggiore soddisfazione?: “Non ci è mai capitato di chiedere una serata.  Siamo sempre stati chiamati a matrimoni ed eventi in modo spontaneo. In tal senso hanno aiutato diversi eventi come le notti bianche di Amelia e Terni le quali hanno contribuito a far conoscere il nostro brand"

Target e fan

“Essendo canzoni che spaziano non abbiamo un vero e proprio target di riferimento. Ad un matrimonio trovi un nonno entusiasta il quale ritrova canzoni che hanno segnato la sua epoca, così come ragazzi e ragazze giovanissimi pronti a ballare sulle note delle canzoni proposte. E’ ormai consuetudine che la gente ci chiami con il nome dell’evento. Ad esempio il capodanno è diventato il Clytodanno, una modalità di interazione piuttosto carina. Spesso accade che alcune tracce provate poi non funzionano quando vengono suonate nelle serate così sperimentiamo anche qualcos’altro di alternativo sul momento. E’ anche un nostro punto di forza cercare di capire come si evolvono e come risponde il pubblico. Ora – chiosa Fabio – il desiderio è quello di dare una nostra anima agli spettacoli. Iniziare piano piano a sviluppare nostri progetti e continuare a suonare in giro per il centro Italia

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