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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Attività ternana, il mercato immobiliare in città: “Cospea, Città Giardino e la ‘città’ di Borgo Rivo le zone più ricercate”

Locazioni e compravendite di immobili nel centro e periferia tra criticità e possibili scenari per lo sviluppo del territorio

Un mercato immobiliare in piena evoluzione quello che coinvolge la città di Terni. Il capoluogo può contare su un centro cittadino ancora spendibile e diversi quartieri della periferia, collocati nell’immediata prossimità. Alla nostra redazione di www.ternitoday.it è intervenuta Antonella Massoli, titolare dell’agenzia 3D Servizi immobiliari. Dal 1998 ha avviato la professione a Roma per poi spostarsi a Terni, a partire dall’anno 2002. In questi ventuno anni ha potuto constatare da vicino tutti i cambiamenti che si sono verificati nel comparto, con particolare attenzione sulla provincia.

Ad inizio del nuovo millennio la situazione a Terni: “Era sicuramente migliore – esordisce – perché il mercato era più alto, dal punto di vista della qualità e dei prezzi praticati. Alcuni immobili in centro potevano essere acquistati anche a tremila euro al metro quadro. Certo chi ha comprato a quell’epoca, con il passare del tempo, ci ha rimesso. Per le periferie invece si poteva acquistare ad un prezzo oscillante tra i 1800-2000 euro a metro quadro”. Le zone più appetibili: “Molto richiesto il centro storico. Aggiungo il quartiere di Cospea per le aree verdi e le attività commerciali. Inoltre Città Giardino che detiene delle particolarità come le case liberty e la ‘città’ a sé stante di Borgo Rivo. Sempre stata molto appetita per la vicinanza dalla superstrada e perché, di fatto, non c’è bisogno di scendere al centro poiché è possibile trovare tutto ciò che occorre per vivere”.

La crisi mondiale economica: “Sono scesi i prezzi delle abitazioni un po' ovunque. Terni è una delle ultime città anche a livello di compravendita di immobili. Tuttavia le esigenze sono rimaste identiche fino al Covid”. Le restrizioni e la necessità di poter beneficiare di propri spazi: “Le persone hanno iniziato a cercare abitazioni con giardini, terrazzi abitabili. Durante l’emergenza sanitaria sono rimasta chiusa per due mesi. Qualcuno chiamava per chiedere delle informazioni ma non era possibile concertare degli appuntamenti. Inaspettatamente il lavoro è ripartito a maggio 2020, quando è stato possibile lavorare. Il desiderio di poter tornare ad una vita ‘normale’ ha fatto la differenza. Infine la guerra in Ucraina ed i rincari energetici stanno sicuramente incidendo, anche nel nostro settore, poiché sono aumentati i costi delle materie prime”. La questione del superbonus: “Ha un pochino destabilizzato ma non ha fermato il mercato. Inizialmente alcuni clienti hanno acquistato le case per poi ambire al 110%. Ora naturalmente non è più possibile”. 

Il prototipo di clientela: “In particolare la mia è composta da giovani coppie che procedono acquisto della prima casa (età compresa tra 25 e 35 anni ndr) ed anche qualcuno da fuori che fa qualche investimento per acquistare più case per poi affittarle. Per le locazioni i principali richiedenti sono medici, studenti universitari e stranieri. Viene maggiormente ricercata una casa con due camere. Poi ci sono i clienti dall’età media tra i 40-50 anni che magari vogliono cambiare abitazione o ne acquistano una seconda. I prezzi sono sicuramente più bassi rispetto ad altre realtà e tutto ciò incentiva, magari a compiere qualche investimento”.

Una riflessione finale della professionista: “Se Terni fosse stata città a vocazione turistica probabilmente avremmo parlato di altro. Incide anche la mancanza di attrattività, sotto il profilo delle infrastrutture. Tutto ciò garantirebbe un indotto anche nel nostro settore. Al netto di ciò sono abbastanza soddisfatta – conclude – anche se il mio obiettivo è puntare sempre all’eccellenza”. 

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