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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Comune di Terni, assessore Masselli: “Dare un nuovo futuro all’Asm nell’interesse della città”

A seguito dell’incontro con i rappresentanti confederali e RSU l’assessore alle partecipate ha commentato: “Esprimo personalmente viva soddisfazione per il clima di costruttivo confronto”

Quote acqua, salvaguardia e strategie per il futuro. Si riaccende il dibattito cessione di quote dell'Asm nell'ambito dell'idrico, dunque compagine Sii, a Umbriadue contollata di Acea. Le opposizioni tornano all’attacco compatte in previsione di una possibile convocazione del consiglio comunale che potrebbe far riemergere la questione, al momento archiviata, dopo la mancanza del numero legale constatata lo scorso 10 dicembre 2019.

Intanto, nella giornata di ieri, c’è stato un incontro tra amministrazione comunale e rappresentanti dei sindacali confederali e delle RSU sulle strategie di breve e medio periodo per la salvaguardia di ASM

"Il confronto - afferma l'assessore al bilancio e partecipate Orlando Masselli - si è concentrato sulle iniziative immediatamente messe in campo dall'azienda per il riequilibrio finanziario dei conti e conseguentemente anche su strategie di più lunga portata per ampliare le aree di business e razionalizzare alcuni comparti dai quali si potrà trarre migliore redditività. Esprimo personalmente viva soddisfazione per il clima di costruttivo confronto che le sigle sindacali hanno saputo mettere in campo su temi intorno ai quali non era neanche facile poter trovare immediata convergenza".
"Sebbene nella differenza di ruolo e parzialmente anche di vedute sulle soluzioni prospettate - conclude l’assessore - ritengo che oggi si sia impostato un percorso che vede tutti gli attori coinvolti nell'unico obiettivo di dare ad ASM Terni Spa un nuovo futuro nell'interesse della città e dei cittadini ternani che ne sono e ne resteranno gli unici proprietari.

Opposizioni compatte: Senso civico, M5S, PD e Terni Immagina

"Abbiamo conferma che l'amministrazione del sindaco Latini persevera nel cammino già intrapreso di privatizzazione selvaggia dei beni pubblici – avevano dichiarato ieri - Per fare ciò continua ad escludere dalle decisioni le forze sociali, il Consiglio comunale e tutta la città. L'unica cosa che sa fare è convocare in incontri separati e surreali, alcune componenti della città, non tanto per ascoltarle, quanto per notificare loro le decisioni che avrebbe già preso. Riteniamo che tutto ciò sia mortificante ed offensivo nei confronti della città. L'amministrazione non è una corte dove si viene convocati per ascoltare le decisioni. Quando si chiamano a palazzo coloro che rappresentano la città lo si fa per sentire cosa chiedono e cosa pensano, non per comunicare cosa si sarebbe deciso.

Tutta questa arroganza istituzionale non porterà da nessuna parte. Amministrare una città è una cosa seria, che richiede umiltà nei fatti e non solo di facciata. Amministrare una città richiede capacità di ascolto e di condivisione. Richiede che ci si confronti in modo trasparente e alla luce del sole.
Respingeremo i tentativi maldestri di forzare la mano.

Ci opporremo alla decisione dell'amministrazione di ripetere la spregiudicata operazione di vendita delle quote di acqua pubblica in mano ad ASM che avrebbe in programma di effettuare in tempi brevi. Faremo opposizione in modo intransigente e confidiamo nella grande partecipazione della città, che ha già dimostrato di essere vigile e attenta e che non si fa distrarre dalle iniziative ideologiche a cui il sindaco fa da sponsor.
Confidiamo - affermano i firmatari - anche nella serietà ed indipendenza dei consiglieri di maggioranza, che non si faranno persuadere di certo da pareri, o da promesse politiche o dalle finestre che si apriranno al prossimo rimpasto. Infine, ribadiamo con fermezza che la città non solo non è di proprietà di chi ha vinto le elezioni ma è l'unica vera proprietaria di ASM.

Per questo chiediamo fin da subito la convocazione urgente dei vertici dell'azienda in terza commissione - chiosano perché rispondano sul bando di oltre mezzo milione per l'affidamento esterno di una consulenza per la redazione di un piano industriale, che riteniamo dovrebbe rientrare anche fra le competenze del presidente senza necessità di ulteriori dispendi, perché riferiscano alla città in ordine all'affidamento delle consulenze, sul funzionamento degli impianti esistenti e su eventuali imminenti disservizi"

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