rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Lavoro in Comune, la Cgil chiede un confronto con l’amministrazione: “Quali sono i piani per il futuro?”

Il sindacato scettico sull’arrivo dell’Esercito: “Misura del tutto temporanea, 13 militari disponibili per un massimo di 5 anni. E poi?”

Riorganizzazione del lavoro nel Comune di Terni, la Cgil chiede chiarezza all’amministrazione sui progetti e i tempi previsti.

Ecco la nota del sindacato Fp-Cgil:

Non siamo indifferenti a tanta comunicazione che leggiamo in questi giorni su ogni testata di informazione con riferimento ai documenti licenziati dall’amministrazione comunale di Terni in merito alle modalità organizzative orarie (part-time) di lavoro del personale dipendente ed agli incarichi extraistituzionali (ad oggi tutti legittimi), comunicati e concessi. Non ci appartiene la polemica e vorremmo concentrarci sulla sostanza, sul lavoro e sul rispetto dei diritti.

Non riusciamo a comprendere quale sia il modello organizzativo che questa amministrazione vuole dare al comune di Terni.

Questo ci preoccupa più di tutto, anche in considerazione del fatto che nell’ultimo triennio sono uscite dall’amministrazione comunale circa 100 unità con diversi profili professionali. Ad oggi i dipendenti del Comune di Terni sono 750 circa. I dipendenti che per motivi di ordine personale hanno richiesto di poter avere una riduzione oraria sono 18, di cui 7 con scadenza predefinita ed 11 in corso di valutazione.

Crediamo che la trasformazione in full-time di 7 rapporti su 750 non possa essere una risposta di prospettiva alle gravi carenze di organico del Comune di Terni.

L’arrivo dell’esercito, come annunciato di recente dall’assessore al personale del Comune di Terni, è una misura del tutto temporanea, 13 militari disponibili per un massimo di 5 anni. Bene, ma a quali costi e con quali benefici? Soprattutto non dimenticando che le professionalità del personale dipendente sono assolutamente di rilievo ed ogni ruolo ausiliario di sostegno può avere un senso solo nel lungo periodo.

La sensazione è che tanto rumore serva solo a nascondere la mancanza di risposte, enfatizzando i toni di proposte che hanno tutto il sapore della estemporaneità. Vogliamo un confronto nel merito, valutando le criticità su ogni servizio, anche con riferimento al dato salariale dei lavoratori che ad oggi non si vedono riconosciute le spettanze conseguenti al rinnovo del contratto Collettivo Nazionale di Comparto.

Quale il progetto? Quale l’idea? Come mettere mano alla forte sofferenza dei servizi comunali che per essere efficienti devono essere forniti di mezzi e persone per poter intervenire sul territorio dando servizi di qualità?

C’è molto da lavorare, la progressiva riduzione del perimetro del lavoro pubblico non ha pagato. Ci sono contratti e leggi per disciplinare il lavoro di ogni dipendente pubblico o privato ed in queste fasi difficili del nostro paese non giova a nessuno rilanciare trovando un nuovo nemico da abbattere”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoro in Comune, la Cgil chiede un confronto con l’amministrazione: “Quali sono i piani per il futuro?”

TerniToday è in caricamento