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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Figli che vivono coi genitori e over 75: come cambia il welfare in città con il Pnrr

Il Comune studia nuovi piani di intervento nel sociale anche in virtù dei cambiamenti che riguardano le famiglie ternane

“Nel caso di Terni devono essere tenuti in considerazione due principali fattori che riguardano il profilo demografico della città: la sua evoluzione negli anni e la stagnazione che caratterizza la fase attuale”. Parte da questo presupposto l’intervento che il Comune di Terni sta portando avanti nel settore sociale. Gli uffici dell’assessore Cristiano Ceccotti si muovono infatti per costruire una rete di servizi anche grazie all’aiuto offerto dal Pnrr. Rete descritta dal Dup, il Documento Unico di Programmazione Economica dell’ente di piazza Mario Ridolfi.  

Terni infatti presenta “marcate peculiarità che la differenziano da altre realtà locali della stessa dimensione”. La sua particolare connotazione deriva dal dato sull’invecchiamento della popolazione che riguarda sia la componente di grandi anziani, gli over 75, sia gli ultrasessantacinquenni, la cui percentuale si attesta al 28% rispetto alla media nazionale del 21%. Un altro dato significativo riguarda i cambiamenti in atto nella famiglia: nella sua composizione, con un incremento del numero delle famiglie unipersonali, nella correlazione con l’aspetto del decremento del tasso di natalità e nel ritorno dei figli maggiorenni all’interno del proprio nucleo familiare di origine. “Tali specificità - si legge nel Dup - impongono non soltanto una conoscenza accurata del contesto, ma anche un approfondimento da parte dell’Ente riguardo ai punti di forza e debolezza del proprio sistema di welfare”.

Sono quindi previsti sia interventi specifici ad integrazione degli aiuti previsti a livello statale sia, in linea con le indicazioni nazionali, interventi rivolti al sostegno del reddito e al contrasto della povertà, con percorsi di inclusione attiva, di supporto alla genitorialità e di protezione e tutela dei minori, di monitoraggio e intervento nelle situazioni di marginalità estrema. 

Il Pnrr e il sistema dei servizi socio-sanitari

“Il sistema dei servizi socio-sanitari costituisce uno strumento fondamentale di resilienza della nostra comunità, il sistema dei servizi sociali dovrà affrontare con pienezza questa opportunità in particolare aprendo una fase di armonizzazione degli interventi con la messa a sistema di più linee di risorse e aprendo inaugurando una fase stagione di collaborazione e progettazione con tutti i soggetti protagonisti della tenuta sociale della città”.

Obiettivo prioritario diventa dunque la creazione di un modello organizzativo unitario “in grado di superare l'attuale frammentazione e duplicazione dei luoghi dell'integrazione e, allo stesso tempo, di rafforzare sia il ruolo degli uffici socio-sanitari sia quello degli assistenti sociali”. Strumento essenziale di questo nuovo modello è la creazione di un’equipe socio-sanitaria stabile che permetta di riprendere e far evolvere le esperienze di integrazione fin qui maturate - la domiciliare minori, il servizio affido-adozioni e il servizio di accompagnamento al lavoro - e di definire un percorso condiviso che permetta di convogliare la sinergia fra il sociale e il sanitario verso il Punto Unico di Accesso ai servizi sociosanitari. 

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