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Coronavirus, dalla Toscana all'Umbria: “Consentire la vendita di cibo da asporto per artigiani e commercianti”

Il presidente di Confartigianato Mauro Franceschini si rivolge alla governatrice Donatella Tesei e all’assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni

“Gentile presidente. Formalizziamo in forma scritta la richiesta di consentire anche in Umbria alle imprese artigianali e commerciali del settore alimentare di attivare la vendita per asporto”. Il presidente della Confartigianato Mauro Franceschini lancia la proposta, rivolgendosi alla governatrice Tesei ed all’assessore Fioroni, sulla scia di quanto accaduto in Toscana.

E’ infatti entrata in vigore, dalla giornata odierna, un’ordinanza nella regione menzionata dove è possibile procedere con la vendita per asporto mediante: “Previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce”.

All’interno della lettera sono specificate, dal presidente Franceschini, le medesime modalità onde evitare assembramenti e conformarsi alle direttive in auge. “Senza aggravare in nessun modo il servizio sanitario” tutto ciò : “Consentirebbe a bar, ristoranti, pizzerie al taglio, pasticcerie, rosticcerie, ecc. attività fortemente colpite dal punto di vista economico, di riavviare in piena sicurezza, una parte della loro attività”.

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