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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, De Rebotti scrive a Tesei e Speranza per riaprire i cimiteri. Tutte le misure di prevenzione

Il primo cittadino di Narni è anche presidente di Anci Umbria: “Confido che questa richiesta ponderata e responsabile sia presa in considerazione"

E’ ormai conto alla rovescia per l’attesa data di lunedì 4 maggio. Come è noto è stata indicata come ‘Fase Due’ post emergenziale, soprattutto in alcune regioni dove la curva del contagio è in fase discendente. La richiesta di riaprire i cimiteri cittadini è stata oggetto di dibattito, nel nostro territorio. Dapprima se ne è occupato il capogruppo di Senso Civico Alessandro Gentiletti. Successivamente il primo cittadino Leonardo Latini ha fatto il punto della situazione. Il sindaco di Narni Francesco De Rebotti si è rivolto direttamente alla governatrice dell’Umbria Donatella Tesei ed al Ministro della salute Roberto Speranza, attraverso una lettera aperta. Al suo interno vengono indicate le azioni da intraprendere per garantire la sicurezza dei cittadini - nei luoghi sacri - e le modalità di applicazione.

“In qualità di Sindaco di Narni e Presidente di Anci Umbria – scrive De Rebotti - sono a chiedervi un atto ufficiale che ci consenta la riapertura in sicurezza dei nostri cimiteri. Lo faccio sulla scorta del puntuale lavoro che abbiamo fatto nell'individuare tutte le precauzioni organizzative che i comuni possono e sono in grado di mettere in atto per garantire un accesso in sicurezza ai cittadini ed agli operatori sulla base di "linee guide" tese ad eliminare il rischio di assembramento indicato dalla Circolare del Ministero della Sanità dell'8 aprile come elemento che indicava la necessità della chiusura al pubblico dei cimiteri.

Le azioni da applicare per garantire la sicurezza

- Un'apertura limitata nei giorni e negli orari
- la previsione di un numero massimo di visitatori presenti contemporaneamente all'interno dei cimiteri individuato secondo le dimensioni dei cimiteri stessi
- una suddivisione per ordine alfabetico dei visitatori nei rispettivi giorni per i cimiteri più grandi e frequentati
- una sorveglianza dell'ingresso\uscita dei cimiteri con personale addetto per garantire sempre il numero massimo di accessi in contemporanea
- l'obbligo di utilizzo dei dispositivi, mascherine e guanti o sanificante per le mani
- l'obbligo di portare con sé i contenitori per innaffiamento dei fiori.

Per questo motivo chiedo di far esercitare, come avviene in altre funzioni (es. Mercati comunali o parchi e spazi pubblici), la giusta autonomia di scelta e di azione ai comuni che, nel rispetto delle norme e delle indicazioni che provengono da Stato e Regione hanno sempre, e soprattutto in questa fase, dimostrato di agire in scienza e coscienza.

Come saremmo in grado di farlo in questa occasione avendo a cuore la salute dei nostri cittadini ed il diritto di poter recarsi, in assoluta sicurezza, nel luogo degli affetti più cari. Non è possibile continuare a registrare una domanda sociale così importante, essendo in grado di soddisfarla pur con tutte le limitazioni indicate ed in piena sicurezza.

“Confido quindi che questa richiesta, ponderata e responsabile, sia presa in considerazione e frutti da parte dello Stato o della Regione (come avvenuto in altre regioni) un atto che ci metta nelle condizioni, di fatto, di poter svolgere al meglio il lavoro nei confronti della nostra comunità. Che fino ad oggi - sostiene e conclude - ha mostrato di saper comprendere ed attuare lo sforzo necessario intrapreso da tempo e di mantenerlo sempre attivo anche nell'occasione, che spero sia concessa, di far visita ai nostri cimiteri".

Leggi l'intervento del sindaco Leonardo Latini

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