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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fase 2, riapre il 'Bugatti'. Il titolare: "Faremo concerti ma non pagheremo la Siae"

Lo storico locale di via Fratini riparte dopo le forti incertezze del titolare Onofri: "Noi votati alla musica e adeguati alle direttive anti Covid ma chiediamo di non essere penalizzati dai balzelli" | L'INTERVISTA

Il Bugatti riapre. Da mercoledì 20 maggio lo storico locale di via Fratini tornerà ad alzare la saracinesca con tutti i criteri dettati dalle regole Covid. Con un particolare in più: il titolare Tommaso Onofri fa sapere che non ha più intenzione di pagare la Siae, una sorta di sciopero fiscale in tempi di Coronavirus. Ma procediamo con ordine.

Dopo i dubbi sulla ripartenza del settore, tra l’altro non ancora superati, dopo l’annuncio, esternato dallo stesso Onofri poco prima che esplodesse il ‘caso Coronavirus’, sulla possibile e definitiva chiusura al pubblico del Bugatti, adesso arriva la notizia: il locale sarà nuovamente operativo, quanto alle modalità, Onofri non si sbilancia, nonostante non abbia mai celato l’esistenza di un gruppo imprenditoriale interessato. La scelta di riaprire di mercoledì non è a caso:

“Da sempre – spiega Onofri - per tradizione al Bugatti il mercoledì si fa musica e i musicisti sono tra i più penalizzati in questo periodo, riapriremo dunque per dare un contributo al loro settore e faremo un concerto live. Per quanti clienti e in che modo? Non lo so, devono ancora darci le linee guida con un ritardo intollerabile, una cosa certa però la dico: non pagheremo la Siae, lo diremo al presidente Mogol. Con i pochi clienti che mi ritroverò perché devo pagare da un minimo di 90 euro, come detta la tassa? Andiamo in caso nei dettagli e ragioniamo, ma così proprio no. Il problema dei musicisti deve venire fuori, vuol dire – conclude - che il Bugatti farà da cavia”.

Onofri parla del futuro, ma non senza mille incertezze: “Vedremo come si evolverà la situazione – dice -  prima del virus avevamo già detto che ci saremmo dotati di telecamere per andare sui media, ora il Covid ci ha anticipato e tutti si attrezzano per fare dirette social, per noi è naturale, adesso si accelera tutto. Per il resto – aggiunge - non so cosa accadrà, lo chiedo al sindaco, all’assessore al ramo, al capo dell’Inail. Nessuno vuole fare errori. Noi metteremo il Bugatti a disposizione dei cittadini, ditemi però quante persone posso inserire all’interno. Poi devo mettere un vigilantes? Ma – prosegue polemico - i distributori automatici che controllo hanno? E la Tosap? Vorrei cose coerenti. Le nostre dipendenti sono in cassa integrazione, devo richiamarle per poi non garantire uno stipendio? Ora posso solo dire che il Bugatti riapre, tutto secondo la legge e le norme di sicurezza, ma c’è ancora molto da fare”.

Le linee guida ancora in alo mare sono dunque uno tra i punti di battaglia del momento, questione di ore per organizzarsi e i soliti ridarti con cui scontrarsi: “Da parte nostra sono allo studio misure di sostegno al settore – dice l’assessore al Commercio Stefano Fatale – si va dalle soste gratis a partire dalle 18,30 e  h24 per il sabato a sgravi fiscali, orari di apertura più lunghi, aree più ampie e anche dislocate in caso di attività senza spazi, eventi sull’onda della mostra su Warhol, siamo però in attesa del nuovo decreto del Governo, in particolare le decisioni sulla Tosap, anche perché siamo un Comune in dissesto”.  Confronto giovedì con le associazioni di categoria.

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