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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, rette mensili e servizio mense scolastiche. La novità: “Si pagherà in proporzione alla presenza dei bambini”

L’intervento dell’assessore alla scuola Cinzia Fabrizi dopo l’atto presentato dal consigliere Emanuele Fiorini sul metodo di pagamento dei servizi di refezione scolastica

Emergenza sanitaria, rette mensili e refezione scolastica. Durante la seduta da remoto, della seconda commissione consiliare, è stato esaminato l’atto presentato dal consigliere Emanuele Fiorini, lo scorso mese di settembre.

“In base a quanto stabilito al fine di contenere la diffusione del Coronavirus, è previsto che i bambini non possano andare a scuola se presentano tosse, raffreddore o una semplice influenza che esula dal virus” ricorda Fiorini. “Considerando che per un bimbo, nel periodo invernale, prendersi il raffreddore è molto frequente, necessario intervenire a supporto delle famiglie.

I nuclei sono obbligati a pagare la retta per intero fino al massimo di 29 giorni consecutivi di assenza del piccolo, relativamente alla scuola dell’infanzia comunale e statale. Solo se si protrae per almeno 30 giorni consecutivi si può chiedere una riduzione della retta nella misura del 50%”. Il consigliere, all’interno dell’atto, proponeva di introdurre la possibilità di pagare la mensa anche tramite singoli buoni pasto. In questo modo le famiglie possono pagare solo il servizio in base all’effettiva fruizione.

Atto in arrivo

L’assessore Cinzia Fabrizi, intervenendo nel corso della seduta ha ricordato: “Con la Gemos abbiamo un appalto pluriennale. Per le medie è previsto un sistema di buoni pasto, il cui pagamento è commisurato all’effettivo utilizzo. Per la scuola primaria sussiste il pagamento di una retta mensile con la previsione della riduzione dell’importo, solo se si superano 30 giorni consecutivi di assenza. Ci siamo posti il problema poiché l’emergenza Covid ha rimodulato le esigenze ed i bisogni di ogni singolo nucleo. Come è noto i bimbi possono essere posti in isolamento, oppure può capitare che l’intera classe venga sottoposta a tale provvedimento”.

A riguardo l’assessore ha annunciato: “Abbiamo preparato un atto per permettere di pagare alle famiglie, in proporzione ai giorni di frequenza dei propri figli. Ci stiamo muovendo sia per la riduzione della retta mensile per gli asili nido, che per la refezione della scuola materna. Non si possono introdurre i buoni pasto.

L’obiettivo è far pagare in relazione alla frequenza e ai giorni del servizio. Ci stiamo muovendo in questo modo”. Gli approfondimenti tecnici: “Stiamo valutando se è possibile applicare questo discorso a partire dal mese di settembre. Per il 2021 l’applicazione è più semplice da mettere in pratica. L’atto – osserva Fabrizi - doveva andare in giunta la settimana scorsa. Tuttavia gli uffici tecnici stanno facendo ulteriori approfondimenti. C’è in corso un appalto, le modifiche non si possono fare in modo unilaterale”.

I componenti della commissione hanno deciso di rinviare la votazione in attesa delle novità che emergeranno in seguito.

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