Coronavirus-fobia, la Nazionale di canottaggio lascia Piediluco
La formazione rumena sarebbe dovuta rimanere fino ad aprile ma con ogni probabilità le ottanta persone partiranno nei prossimi giorni
Una fobia dilagante e spesso ingiustificata – almeno sul nostro territorio – ma che sta facendo danni significativi. Anche allo sport e alla ricettività locale. Tanto che la Nazionale rumena di Canottaggio, arrivata a Piediluco lo scorso dicembre e che sarebbe dovuta ripartire ad aprile, ha deciso di lasciare il paese lacustre e l'Italia nei prossimi giorni a causa dell'allarme lgato al Coronavirus.
Una situazione ancora in divenire e che potrebbe cambiare – sarebbero in corso i contatti con l'Ambasciata per definire le modalità di rientro - ma sembra proprio che il dado sia tratto. Le ottanta persone, tra atleti e staff, dovranno quindi fare i bagagli, anche se a malincuore. A quanto sembra, la percezione dalla Romania rispetto alla situazione Coronavirus apparirebbe molto allarmistica, tanto che sarebbero state molte le famiglie dei ragazzi che si trovano a Piediluco ad avere espresso estrema preoccupazione rispetto a un possibile contagio, tanto da spingere per il rientro.
“Da una parte si tratta di una reazione comprensibile – dice il delegato del Coni Francesco Tiberi – perché la percezione che può arrivare a migliaia di chilometri di distanza è sicuramente diversa dalla nostra. Gli atleti sono molto dispiaciuti e se andranno a malincuore. Di certo il danno riguarda sia l'ambiente sportivo che quello economico: a Piediluco 80 persone in albergo per oltre tre mesi avrebbe fatto la differenza. Speriamo che l'allarme che si è generato rientri al più presto”.