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“Coronavirus, studenti umbri discriminati: riaprite le scuole”, nuova petizione inviata alla Regione

Sono oltre 650 i sottoscrittori delle quattro istanze inoltrate a Palazzo Donini: “In Umbria un regime più discriminante anche rispetto alle zone rosse”  

Quarta petizione e 655 sottoscrittori totali per le istanze inoltrate alla Regione dell’Umbria con cui si richiede la riapertura delle scuole medie, in regime di didattica a distanza dallo scorso 30 ottobre proprio a seguito delle ordinanze emanate da Palazzo Donini.

A sottoscrivere i documenti sono “genitori, nonni, fratelli maggiori, insegnanti e altri cittadini residenti in Umbria interessati a perorare tutti la medesima causa, ovvero la richiesta di immediata riapertura delle tre classi delle scuole medie umbre. L’istanza è supportata anche a livello nazionale da un legale messo a disposizione dal gruppo nazionale di Priorità alla scuola ed è volta a chiedere l’immediata revoca dei provvedimenti regionali che ingiustamente penalizzano gli studenti umbri”

“Dal 30 ottobre – è scritto nella petizione - gli studenti medi dell’Umbria sono ingiustamente e illegittimamente differenziati e discriminati rispetto alla gran parte delle scuole medie del resto d’Italia. Infatti – in forza di ordinanze regionali susseguitesi - è stata interrotta la consueta attività didattica in presenza e sostituita con attività didattica a distanza, solo formalmente denominata didattica digitale integrata. La differenza tra le due modalità è, come noto, assai grande: perché la Ddi - a cui fanno riferimento tutti i provvedimenti nazionali a partire dal giugno 2020 - integra la presenza, mentre la Dad – proposta come strumento emergenziale nel marzo 2020 e mai più menzionata e tanto meno regolamentata – esclude la presenza. Con notevoli conseguenze sul piano didattico, delle verifiche di apprendimento e della modulazione oraria”.

SCARICA | Il testo integrale della petizione Istanza di riesame e revoca alla Regione Umbria 25 novembre 2020-2

“Eppure, la normativa nazionale è chiara nel prevedere in zona gialla (quale era l’Umbria fino alla data del 4 novembre) la didattica in presenza alle tre classi delle scuole medie. Altrettanto vale in zona arancione (quale è attualmente la Regione Umbria dal 10 novembre). Del resto, anche il regime più ristretto previsto per la zona rossa (ma l’Umbria non lo è) non nega a tutta la scuola media la didattica in presenza, ma la limita alla sola prima classe della scuola media. Dunque in Umbria dal 30 ottobre vige un regime più restrittivo e discriminante anche rispetto alle Regioni in zona rossa”.

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