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Coronavirus, a Terni è boom di test nei laboratori privati: oltre cento al giorno

In aumento la richiesta dei cittadini per effettuare i test sierologici presso i centri diagnostici privati, ecco quanto costa e cosa occorre per farli

Una media di cento test al giorno, a ritmo serrato. È un vero e proprio boom di richieste di test sierologici privati a Terni. Da quando infatti la Regione ha dato il via libera all’esecuzione di esami anti-Covid per tutti i cittadini presso i centri analisi privati, dunque dallo scorso 5 maggio, i laboratori privati non si sono mai fermati.

La preoccupazione in città è molto forte e questa corsa ai test è sicuramente un segnale evidente. Considerando soltanto due strutture, sono stati superati nel complesso i duemila test e la lista delle prenotazioni è ancora lunga. I costi si aggirano tra i 40 e i 70 euro.

Nello specifico, al centro analisi Salvati, nel giro di una settimana sono stati eseguiti oltre 500 test sierologici. In più c’è da rilevare che proprio questo centro clinico comprende anche il settore della medicina del lavoro. Dunque, solo per i test eseguiti in aziende come Alcantara e correlate, si tratta di numeri molto elevati in grado di superare le mille unità.

La richiesta, quindi, come era prevedibile, è estremamente elevata: "Riceviamo oltre 50 prenotazioni al giorno ogni giorno - afferma Giulia dell'Uomo del laboratorio Bios Terni - e notiamo che tra i due test a disposizione, quello quantitativo e quello qualitativo, la richiesta maggiore è per il primo, ossia quello che permette non solo di verificare se il soggetto sia positico o negativo, ma anche quanto siano forti gli anticorpi della persona. Molti ex positivi vogliono capire la propria situazione rispetto all'immunità. Di certo per un laboratorio privato è una situazione bizzarra, considerando la necessità dell'impegnativa del medico e di prendere un appuntamento per un prelievo del sangue - continua Dell'Uomo -, senza contare la modulistica da compilare per ogni paziente, estremamente dettagliata, e l'obbligo di comunicare i dati alla Regione. C'è da dire, comunque, che questo aspetto digitale delle pratiche sta funzionando senza problemi".

Guardando le cifre di un altro centro come il laboratorio diagnostico Jacaroni, il ritmo non cambia con un iter che va dai 100 ai 150 test al giorno. “Stiamo lavorando molto sotto questo aspetto – spiega Maria Rita Serva, rappresentante della direzione del centro Jacaroni -  ma la parte relativa al test è quella più semplice. Quello che invece è più complesso è soprattutto l’aspetto burocratico: soltanto per compilare i vari moduli dobbiamo impegnare quattro persone. Altro momento importante e impegnativo è poi rappresentato dalla vestizione, cambi e ricambi con tute sterili, visiere, copri-scarpe, guanti, mascherine. Ma andiamo avanti e affrontiamo tutto con la speranza che il quadro sanitario migliori da qui alle prossime settimane”.

In base al documento che delinea l’attività delle strutture private, il test per rilevare la positività al Coronavirus deve essere eseguito dopo la prescrizione di un medico e l’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio.

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