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Coronavirus test sierologici: “La risposta della città di Terni tra le migliori. Grande impegno della Croce Rossa”. Prelievi quasi al 40%

Il presidente Paolo Scura: “Siamo a disposizione per proseguire l’indagine. Tuttavia non possiamo continuare con questi ritmi ed impegnare il personale che si è presentato in modo totalmente volontario”

Un impegno davvero prezioso e lodevole quello profuso dalla Croce Rossa. Su tutto il territorio nazionale infatti, dallo scorso 25 maggio, è scattata l’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SarsCoV2 per capire quante persone nel nostro paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo Coronavirus, anche in assenza di sintomi. In Umbria sono stati individuati dall’Istat 5275 cittadini sul campione di 150 mila complessivi residenti in duemila comuni.

“Abbiamo messo in campo ventidue operatori che avevano una formazione per spiegare tutti i dettagli nel partecipare all’indagine. Di questi quattordici sempre in turno in altrettante postazioni”. Il presidente della Croce Rossa Paolo Scura enuncia i numeri delle rilevazioni: “Siamo partiti il 25 maggio e terminato lo scorso 11 giugno. Abbiamo contattato tutto il campione previsto per l’Umbria ossia 5275 cittadini meno 109 risultati irreperibili. Gli elenchi li ha fatti l’Istat. E’ dunque possibile che qualche cittadino sia passato a miglior vita o cambiato residenza.

Al momento 2361 sono da ricontattare poiché erano indecisi sul da farsi o non potevano. Infine concordato 2157 appuntamenti mentre sono stati 648 i rifiuti con motivazioni di vario genere”. Il presidente entra ulteriormente nei dettagli: “Dei 2157 appuntamenti presi, sono stati effettuati 2039 prelievi. I restanti 118 non si sono presentati. La media regionale in termini di partecipazione è del 38,7% rispetto a quella nazionale più bassa. Un risultato importante frutto di un lavoro pesante, partecipato il quale ha coinvolto tutti i comitati della regione”.

Il campionamento a Terni

Sui 661 globali individuati a Terni 31 gli irreperibili. Inoltre 257 indecisi mentre 286 hanno accettato di fare il test. Al momento di presentarsi 35 invece sono risultati assenti. Complessivamente 87 rifiuti in un contesto assai significativo: “La città di Terni – afferma Scura - ha risposto molto bene con una percentuale del 38,5%”. Restano dunque sospesi i cosiddetti indecisi: “La Croce Rossa è a disposizione per continuare. Siamo pronti a proseguire se la regione Umbria lo ritiene opportuno. La strada da percorrere con gli ambulatori mobili non è perseguibile”.

Il presidente infatti rimarca un aspetto molto importante: “L’intera attività è stata fatta esclusivamente con personale volontario. Inoltre si arrivava da tre mesi di impegno forte legato all’emergenza sanitaria. Ogni giorno muovevamo 50 persone. Sono riprese le attività routinarie e questi ritmi sono insostenibili. Tuttavia è fondamentale arrivare al 80% del campionamento per avere dei risultati importanti da poter esaminare. Noi siamo al 38% tra le regioni con i numeri più rilevanti. Il numero 065510... non è un call center per vendere le patatine. Mi rivolgo ai cittadini: se lo trovate sul display per favore rispondete”.

L’impegno ed il riconoscimento

“I volontari sono stati accolti in modo affettuoso”. Sono tanti i bei gesti da sottolineare. Due su tutti: “Abbiamo fatto il prelievo ad una signora che si è fermata a chiacchierare qualche minuto. Dopo un po' è tornata indietro con un vassoio di pasticcini. L’altro riguarda un domiciliare per un signore di 95 anni. Alle 15,30 la figlia si è presentata con una ciambella”. Un impegno davvero importante per perseguire un obiettivo altrettanto determinante nell'analisi epidemiologica.

I VOLONTARI AL LAVORO NELL'AMBULATORIO MOBILE IN ZONA LIBERATI

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