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Coronavirus, un primato importante per l’Umbria: “La regione che ha risposto meglio all’emergenza sanitaria”

I dati forniti dal dottor Luca Fusaro evidenziano come nel mese di maggio il numero di tamponi analizzato è più alto, ma non si è tradotto in un aumento dei soggetti positivi bensì in una riduzione

Un’accurata analisi per focalizzare l’attenzione sull’andamento epidemiologico in Umbria, parametrato anche alle altre regioni. Il dottor Luca Fusaro, anche a seguito di grafici esemplificativi, ha ragguagliato i dati emersi nel mese di aprile e quelli di maggio. Sono tre le conclusioni evidenziate: il numero di tamponi analizzato è più alto, ma non si è tradotto in un aumento dei soggetti positivi bensì in una riduzione. Inoltre il dato relativo a decessi e di dimessi/guariti è stato sensibilmente inferiore. Infine si è riscontrata una riduzione del numero di soggetti attivi pari a 202.

“Grazie all’efficienza del suo sistema sanitario – afferma il dottor Fusaro - alle misure adottate e al rispetto delle stesse da parte della popolazione, l’Umbria è la regione d’Italia che ha risposto meglio all’emergenza Covid-19. Una dimostrazione è l’elevato tasso di guarigione pari al 92,5% e il basso tasso di letalità del 5,3% al primo giugno. Si è dimostrato che l’aumento dei tamponi analizzati non si è tradotto in una crescita dei casi positivi in quanto l’epidemia è in regressione. La percentuale dei tamponi diagnostici positivi, pari a 0,16%, è ormai quasi nulla”

“Il mese di aprile – sottolinea Fusaro - è stato quello con il numero più alto di guariti, pari a 902, e a maggio si ha un ulteriore calo di decessi, 9 contro i 30 del mese precedente. I soggetti attivi al primo giugno sono 31 e 14 di questi sono in isolamento domiciliare. Solo la Basilicata con 29 e la Valle d’Aosta con 15 hanno meno casi attivi. Il mese di maggio ha segnato una svolta importante nella battaglia al Covid-19 per l’Umbria. Quest’analisi dimostra un complessivo e marcato miglioramento che ci consente di guardare con ottimismo al mese di giugno”.

I GRAFICI PER SPIEGARE L'ANDAMENTO IN UMBRIA

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