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Caos e disagi lungo strada di Cospea. Schema di convenzione e tempistiche: “Entro due anni dalla stipula la realizzazione del sottopasso”

Ok dalla prima commissione alla variante parziale al piano attuativo per la zona residenziale di Cospea alta. Una volta stipulata la convenzione scatteranno i tempi entro i quali dovrà essere realizzata l’infrastruttura

Una vera e propria alternativa alla Flaminia, soprattutto quando si creano code e criticità. Sono ormai anni che strada di Cospea rappresenta un punto nevralgico della viabilità semiperiferica. In taluni casi, a causa della presenza del passaggio a livello, la fila creatasi giunge nei pressi della rotatoria di via Montefiorino (lato Terni). I momenti di caos, seppur temporaneo, non tardano a mancare poiché l’ampiezza della strada è davvero esigua e veder passare due veicoli, provenienti da opposta direzione, è impresa piuttosto complessa. Massima attenzione dunque, in attesa del sottopasso che ridurrà i tempi di percorrenza, facilitando anche l’accesso dei residenti nella zona residenziale di Cospea Alta. La prima commissione ha pertanto dato il via libera alla variante parziale del piano attuativo, con cinque voti favorevoli, due contrari ed un astenuto. Ora la partita si ‘giocherà’ in consiglio comunale ed in caso di semaforo verde, si passerà alla stipula della convenzione tra le parti interessate (Comune e privato).

Come viene riportato nello schema, all’articolo 10: “L’ultimazione dei lavori relativi alle opere di urbanizzazione dell’intero intervento comprensivo anche del completamento delle opere relative alla convenzione 36162/2005, dovrà avvenire prima della presentazione della Segnalazione Certificata di agibilità degli edifici previsti e non potrà superare, comunque, il termine massimo di anni due dalla stipula. La ditta attuatrice – è specificato – potrà comunque richiedere al Comune un’eventuale proroga per gravi e giustificati motivi, ai sensi della vigente normativa”.

Commissione e dubbi

Giovedì 18 novembre, nella sala consiliare di Palazzo Spada, si è dibattuto proprio della complessa tematica. Un confronto serrato, molto acceso anche a seguito dei numerosi dubbi espressi dai commissari presenti. La consigliera del Movimento Cinque Stelle Valentina Pococacio – nel corso di un intervento piuttosto circostanziato - ha posto la pregiudiziale, ricordando le tre proposte di modifica presentate da luglio ai giorni scorsi: “Proprio per questo motivo sarebbe necessario ascoltare i pareri della Regione e della commissione comunale edilizia. Manca il quadro economico aggiornato e la documentazione necessaria da consultare. Tutto ciò è inaccettabile – ha sottolineato la consigliera – poiché non si può arrivare all’ultimo minuto. Andava fatta la verifica della convenzione e dei lavori, prima della scadenza della stessa, datata 2019”. In scia alla pentastellata anche Emanuele Fiorini: “Una convenzione bilaterale non si può modificare con un atto unilaterale. Abbiamo un elenco di opere incompiute e non è stato applicato l’articolo 11 su inadempienze e risoluzioni”. Per Francesco Filipponi: “Sulla reiterazione dell’atto d’obbligo non si conosce ancora una soluzione. Avevamo un parere dell’avvocatura di una presunta illegittimità di partenza. Vi assumente la responsabilità di aver votato contro la pregiudiziale”.

Spazio dunque all’assessore Federico Cini che ha parlato di: “Interesse pubblico sovrano. Il mio indirizzo è quello di proseguire questa pratica. Potremmo escutere la fideiussione ma faremmo un danno enorme ai cittadini, non risolvendo il problema della viabilità. Stiamo facendo una convenzione nuova perché quella precedente era scaduta. Non c’è volontà di nascondere atti a nessuno. Con il comitato ho interloquito più volte e devo dire che, da parte loro, c’è sempre stato un riscontro positivo. Mi sento di dire che i cittadini non li dobbiamo deludere”. Gli interventi tecnici a cura del dirigente Bedini e dell’architetto Cuzzucoli. “L’obiettivo del Comune è quello di far proseguire tutti gli impegni del privato, con la fideiussione a garanzia. I pareri da richiedere? Le modifiche non sono rilevanti e pertanto non pertinenti all’oggetto dell’assoggettabilità a Vas, tra l’altro già acquisito” ha sottolineato il dirigente. “Rispetto alla proposta di luglio c’è semplicemente la novità passo carrabile del privato, spostato di qualche metro. Di fatto blindiamo le opere di urbanizzazione, dando un segnale positivo a cittadini e commissari” aggiunto l’architetto.

Una ulteriore questione sul tavolo l’ha poi posta lo stesso assessore Cini: “L’applicazione dell’articolo 11 nel 2019 avrebbe portato la realizzazione del sottopasso nella parte dove non serviva” ossia verso la zona di San Valentino. “A me interessa realizzare il sottopasso anche se era meglio in procedere in maniera enucleata” le parole di Paolo Angeletti. “La convenzione dovrà essere sottoscritta da entrambe le parti. Abbiamo il dovere di risolvere tale problematica” l’intervento di Patrizia Braghiroli. Come anticipato, dopo un dibattito procrastinato per oltre due ore, la commissione ha dato parere favorevole. Per determinare i tempi precisi sarà necessario attendere la firma tra le parti interessate.

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