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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Giovane artista ternano: “La musica come valvola di sfogo. Vivo la quotidianità con le cuffiette alle orecchie”

Secondo singolo per Damix ossia Damiano Grasselli che è uscito su tutti digital store con Jenga lo scorso 7 gennaio

Un nuovo singolo, uscito lo scorso 7 gennaio su tutti i digital store per Damiano Grasselli, in arte Damix. Il giovane artista ternano, dopo aver debuttato con Regionali, ha prodotto una traccia denominata Jenga. Alla nostra redazione di www.ternitoday.it racconta i primi approcci, le aspirazioni e le peculiarità che hanno contraddistinto il suo percorso professionale, in un settore in continuo movimento.

“Mi sono avvicinato alla musica fin da piccolino, quando ho scoperto i Lunapop, grazie a mia madre. In effetti Cesare Cremonini è stata una fonte di ispirazione, senza dimenticare gli Stadio e Rino Gaetano” esordisce il giovane artista molto legato al cantautorato italiano. “All’età di 9 anni ho iniziato a suonare la chitarra. Ho peccato un poco di discontinuità e l’ho riscoperta più avanti con ulteriori lezioni seguite, al termine del primo lockdown, abbinando anche il canto. Se da una parte la quarantena è stato un periodo brutto, un po' per tutti – aggiunge Damiano – da una parte è stato momento particolarmente fecondo per padroneggiare con lo strumento”.

Alla chitarra Damix ha computato, come anticipato, anche il canto: “Una grande passione ereditata fin da piccolo. Ricordo quando ero in bagno, inventandomi dei testi delle canzoni nel momento in cui mi asciugavo i capelli. Ora prenderò delle lezioni di respirazione diaframmatica, per migliorare ulteriormente tale attività”. Il rapporto con la scrittura: “Iniziai cinque anni fa. Con il tempo ho maturato la consapevolezza di potermela cavare”. Ed alla fine il debutto assoluto con Regionali: “Un insieme di esperienze di vita. La traccia è stata scritta nell’estate dello scorso anno, in un periodo particolare. Una relazione sentimentale paragonata al percorso compiuto da un treno, una partenza ed un arrivo. Dopo l’uscita ad ottobre ha avuto un ottimo successo con quasi 17 mila streaming sulla piattaforma di Spotify”.

Dopo Regionali ecco Jenga per Damiano: “Il singolo nasce dal ritornello che mi suonava in testa da un po’ di tempo, influenzato da un eccessivo ascolto dell’ultimo album di Machine Gun Kelly. Il titolo rappresenta a pieno l’essenza della canzone ovvero personificare il gioco, dimostrando come ci permettiamo la rimozione di pezzi di noi stessi con la speranza di non crollare, speranza risultata vana. Dapprima in versione punk riadattato in urban pop con connotazione accentuata sulla seconda strofa, più ritmata, che diviene hip hop. Una relazione tossica che inizia e finisce in modo molto strano”.  

Cosa rappresenta per Damix la musica: “Vivo letteralmente con le cuffiette alle orecchie. Ascolto costantemente tantissimi brani e canto anche nei momenti in cui non dovrei. Sto ultimando gli studi e vorrei prendere l’università. L’idea è anche far diventare la musica qualcosa di importante, anche da un punto di vista professionale. Nel momento in cui annunciai su instagram il primo brano – conclude – tante persone rimasero sorprese poiché i progetti li ho tenuti per me. Damiano vive la sua quotidianità mentre Damix metabolizza e la racconta. Una sorta di grande viaggio ma anche valvola di sfogo”.

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