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De Luca medita l'uscita dal Movimento 5 Stelle: "Per me si è oltrepassato il limite"

Per il capogruppo pentastellato in Regione, lo scontro aspro fra Grillo e Conte potrebbe portare al capolinea il progetto politico: "Ho bisogno di tempo per capire, per riflettere, per fare le giuste valutazioni"

Non le manda a dire il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, Thomas De Luca, secondo il quale l'atteggiamento sprezzante del "dominus" Beppe Grillo nei confronti di Giuseppe Conte, dimostrerebbe un sostanziale scollamento del progetto politico che ormai ha due strade: o l'avvitamento su posizioni sterili che ne possano decretare la sconfitta definitiva, o lo sviluppo di una nuova prospettiva legata all'imprinting già ampiamente innervato nel Movimento dall'avvocato pugliese Conte.

Tuttavia, De Luca si prenderà del tempo per valutare un'eventuale uscita dal gruppo. "Ognuno di noi ha un limite ed io l'ho raggiunto - scrive perentorio sulla sua pagina Facebook. Secondo voi che futuro può avere un Movimento che mette alla porta Conte per abbracciare Draghi e Cingolani?

Secondo voi - prosegue - come è possibile che chi abbiamo sostenuto alla guida del paese in mezzo alla pandemia del secolo non sia idoneo ad essere capo politico del nostro Movimento? Ho sempre difeso la casa che insieme abbiamo costruito in questi anni e sono pienamente consapevole che senza Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio oggi probabilmente non saremmo qui. È altrettanto vero che se sono qui, è anche perché ho sempre messo tutto me stesso per le mie idee e i miei ideali. Soprattutto quando lottare significa proteggere la nostra comunità, mettendola davanti a tutto.

Ho un mandato elettorale da portare avanti - aggiunge il pentastellato -, il mandato di migliaia di cittadini umbri che mi hanno votato. Un mandato per difendere il loro diritto alla salute, per denunciare l'inquinamento nelle nostre città, per tutelare i diritti dei più deboli, per la legalità e combattere le prepotenze del potere. Quello che sta succedendo all'interno del Movimento 5 Stelle è insostenibile.

Insostenibile - tuona De Luca - che a meno di una settimana dalle indiscrezioni del rapporto ONU sul clima che ci mette di fronte al rischio concreto di estinzione della specie umana io debba stare ancora a discutere di fantomatiche votazioni su Rousseau per eleggere un direttorio, mentre Cingolani o chi per lui inserisce nel decreto semplificazioni nuovi inceneritori come punto cardine del piano per il clima.

Chi ha deciso che questo "superministro" proposto da Beppe Grillo potesse rinnegare uno dei pilastri fondanti del Movimento come il no all'incenerimento. Nell’ora in cui la storia chiama noi rispondiamo così? Che racconteremo ai nostri figli? Questa debolezza la stiamo pagando giorno dopo giorno in questo governo. Ho bisogno di tempo per capire - conclude -, per riflettere, per fare le giuste valutazioni ma la pazienza ha un limite ed io quel limite l'ho superato".

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