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Piediluco, degrado sulle sponde del lago: "Vegetazione infestante e insetti. Ripulire orti e giardini"

Torna l’obbligo per i proprietari di ripristinare il decoro in aree caratterizzate da mancata cura e vegetazione infestante

La situazione non è delle più edificanti e, come ogni anno, i proprietari di orti e giardini lungo le sponde del lago di Piediluco vengono richiamati all’ordine. È proprio di oggi, infatti, l’ordinanza che obbliga a ripulire gli spazi prospicenti il lago, considerando lo stato di diffuso di degrado nelle aree limitrofe al parcheggio Ponticelli, corso Salvati e via IV Novembre.

L’atto è stato emesso dopo un sopralluogo da parte dell’Ufficio Aree di Pregio, che ha evidenziato un problema annoso, ossia quello della scarsa cura da parte dei proprietari degli orti e dei giardini, caratterizzati, come sempre in questo periodo, da uno stato di abbandono e dalla presenza di vegetazione ed arbusti infestanti, anche secchi, potenzialmente pericolosi non solo per possibili incendi, ma anche per la presenza di insetti e topi.

Un problema, in realtà, che si verifica puntuale ogni anno e che viene generalmente e temporaneamente risolto solo con l’emanazione di un’apposita ordinanza, in assenza di controlli specifici, per paura delle multe previste.

Ordinanza che impone ai proprietari di provvedere entro 15 giorni alla sistemazione del verde, considerando “che l’attuale stato di conservazione delle aree private nel centro abitato di Piediluco sta determinando un grave pericolo igienico sanitario a causa della proliferazione di erbe infestanti, rovi, insetti e ratti che sono nocivi per la salute pubblica”. I proprietari sono quindi chiamati alla “pulizia e alla bonifica dei terreni dalle sterpaglie, vegetazione arbustiva incontrollata, vegetazione secca in genere o di qualunque altro materiale (coperture in lamiera, bidoni, contenitori, etc) che in relazione allo stato di evidente abbandono possono costituire un habitat ideale per l’insorgenza di inconvenienti di natura igienico sanitaria; alla potatura degli arbusti e dei rami delle essenze arboree che incidono sugli spazi pubblici e che con la loro espansione incontrollata possono costituire l’habitat ideale per l’insorgenza di inconvenienti di natura igienico sanitaria. Ai soggetti destinatari dell’ordinanza è fatto divieto accumulare il materiale di risulta che dovrà essere destinato al recupero o in discarica e pertanto non potrà essere bruciato in loco”.

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