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Parco Cardeto, dieci anni di chiusura e riapertura: il curioso scenario per riscoprire un polmone verde della città

Il prossimo 22 marzo ricorreranno dieci anni dalla chiusura del parco. Il passaggio in Consiglio comunale che riaccenderà il dibattito

Dieci anni di chiusura del parco Bruno Galigani, collocato nel quartiere di Cardeto. Un qualcosa di inimmaginabile pensare ad un periodo così lungo, caratterizzato da molteplici vicissitudini. I residenti quasi non ci sperano più nel vederlo ‘risbocciare’ più anche se, a breve, lo scenario dovrebbe mutare. Paradossalmente infatti il parco potrebbe riaprire proprio in prossimità della ricorrenza del 22 marzo – i dieci anni dalla chiusura datata 2013 - ossia tra la fine del mese menzionato e metà di quello prossimo, come asserito dall’assessore Benedetta Salvati, nel corso dell’ultima commissione dedicata.

Il parco Cardeto entrerà in Consiglio comunale lunedì 6 febbraio, al punto uno dell’ordine del giorno. Sarà infatti occasione per approvare la delibera concernente il “Progetto pilota sperimentale per la durata di almeno due anni del servizio di gestione” dell’ampio spazio verde. Come detto è stato argomento della recente commissione, passaggio antecedente all’approdo a palazzo Spada e successivo ad un’audizione che si era tenuta, con il locale Comitato di quartiere, il quale aveva anche sondato il terreno per richiedere di poter godere di uno spazio di socializzazione. Il parco riaprirà al pubblico (sì) ma con un importante nota a margine da dover rimarcare. La palazzina ristorante infatti dovrebbe debuttare nel corso del 2025 mentre, ormai da settimane, le strutture sportive attendono soltanto di poter (finalmente) essere inaugurate.

Ultimi dettagli insomma prima dell’agognata riapertura con un passaggio, sulla gestione, il quale verrà analizzato ed esaminato dall’aula di palazzo Spada. “A riscontro dell’ultima comunicazione della società Terni Reti srl il Responsabile unico del procedimento, ha ritenuto che non ricorrono più le condizioni per poter procedere all’affidamento in house providing della concessione pluriennale per la gestione del Parco e della relativa impiantistica sportiva, in quanto la mancata attualizzazione dell’offerta tecnica e quindi del piano economico e finanziario, non ha consentito di valutare la congruità dell’offerta economica e la sostenibilità della stessa, ai fini della tutela dell’interesse pubblico, ritenendo necessaria la conclusione negativa della procedura indetta e proporre al Consiglio Comunale la definizione di un modello di gestione sperimentale di almeno due anni, nelle more del completamento dei lotti prestazionali di lavori finanziati con il Pnrr”.

Se tutto dovesse filare liscio spetterà a Terni Reti srl la gestione del parco, sebbene rimodulata, andando ad occuparsi delle infrastrutture oltre che della manutenzione, sorveglianza e promozione dello spazio verde.

Il presidente del Consiglio comunale Francesco Maria Ferranti, in previsione della seduta, ha dichiarato: “L'atto sulla gestione del parco di Cardeto è di particolare rilevanza in quanto arriva a compimento una questione che si trascina da almeno dieci anni. A primavera l'area verde tornerà finalmente nelle disponibilità del quartiere e si è posto il tema della conduzione. Condivido il percorso che porterà all'individuazione di una società in house del Comune – conclude - in quanto non è possibile fare ricorso ad aziende interamente private non essendo il parco ancora operativo, in tutte le sue strutture, comprese quelle in grado di tenere in equilibrio il bilancio gestionale". 

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