rotate-mobile
Attualità

“Non scambiatevi un segno di Pace”, la Messa ai tempi del Coronavirus

La Diocesi di Orvieto-Todi ha diffuso nelle parrocchie una comunicazione in cui si evidenziano misure precauzionali da dottare durante le celebrazioni

Poche misure, da adottare senza creare preoccupazione e mettendo a proprio agio i fedeli. Il tutto in via esclusivamente precauzionale, considerando l'importanza di non generare dannosi allarmismi.
Il primo “vademecum” su come comportarsi durante la Santa Messa nelle giornate del Coronavirus arriva dalla Diocesi di Orvieto-Todi, a cui sono afferenti anche i Comuni di Montecastrilli, Avigliano Umbro a Acquasparta.

Le indicazioni a cui le parrocchie dovranno attenersi fino a nuova comunicazione si basano, essenzialmente, sull'evitare il contatto diretto tra persone. E così, “la Comunione deve essere distribuita sulla mano (secondo le norme liturgiche vigenti) per evitare contatti che possano diventare strumento di diffusione di infezioni”, si invita ad omettere lo scambio della Pace, “che comunque è facoltativo”, si invitano i parroci a svuotare le acquasantiere e a pulire accuratamente “le superfici che i fedeli hanno toccato con le mani (panche, maniglie delle porte...) con disinfettanti a base di cloro o alcool”.

Anche in chiesa, inoltre, le persone saranno invitate ad osservare la norma più importante, ossia quella di lavarsi le mani, “la chiave per prevenire l'infezione: occorre lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi o utilizzando un disinfettante per mani a base di alcool”, si legge nella comunicazione.

Il tutto, come anticipato, dovrà essere fatto “senza creare allarmismi tra la gente e cercando di metterla a proprio agio nelle celebrazioni”.

Le indicazioni del vescovo di Terni-Narni-Amelia

Anche dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia sono arrivate delle indicazioni in tal senso. Il vescovo Giuseppe Piemontese ha inviato, nei giorni scorsi, una lettera ai presbiteri e diaconi, con alcuni suggerimenti e indicazioni sulle precauzioni da adottare di contrasto alla diffusione del Coronavirus nello svolgimento del loro ministero. 
"Credo che dobbiamo lasciarci guidare tutti dalle norme generali e dal buon senso - scrive il vescovo - il prete o il ministro, prima di amministrare si  lavi bene le mani, suggerisca ai fedeli di ricevere la comunione sulla mano, lo scambio della pace può essere omesso o scambiato con un inchino. Altre azioni di prevenzione possono essere adottate secondo buon senso, fino a quando non avremo ordini precisi dalle Autorità competenti. Si cerchi di richiamare tutti ad una vita più sana, ordinata, onesta e solidale nello spirito della incipiente quaresima, nella quale siamo invitati tutti alla conversione e a sperimentare l’abbraccio misericordioso di Dio Padre".

Comunicazione Diocesi Orvieto-Todi-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Non scambiatevi un segno di Pace”, la Messa ai tempi del Coronavirus

TerniToday è in caricamento