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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dipendenti comunali, i sindacati si spaccano ma la maggioranza boccia l'ipotesi di accordo integrativo

Assemblea generale dei lavoratori del Comune sfiducia, chiedendone le dimissioni, i componenti RSU che avevano votato per la sottoscrizione dell’accordo e chiede l'avvio di nuova trattativa per un nuovo contratto

L’assemblea generale dei lavoratori del Comune di Terni, straordinariamente partecipata (circa 400 persone), ha questa mattina bocciato l’ipotesi di accordo integrativo stralcio 2019-2021 sottoscritta dalla CGIL, dal CSA e dalla stessa RSU. La bocciatura è avvenuta con votazione unanime di tutti i presenti. La stessa assemblea ha dato la sfiducia, chiedendone le dimissioni, ai componenti RSU che avevano votato per la sottoscrizione dell’accordo e cioè Alberto Bonifazi (CGIL), Cinzia Colagrande (USB). Gianluca Rubeca (CGIL), Fabrizio Collazzoni (USB), Emiliano Stablun (CGIL).  L’accordo invece non era stato votato, quindi in linea con il volere dell’assemblea odierna, dai rappresentanti RSU di UIL e CISL.
L’Assemblea ha quindi, attraverso la coordinatrice RSU Banconi Simonetta, comunicato al sindaco il ritiro della firma e la richiesta di apertura delle trattative per la definizione di un nuovo contratto.
"Ne dovrebbe trarre le conclusioni, dimettendosi,  - scrive la Uil Fpl - anche l’assessore al Personale Sonia Bertocco che contro ogni logica aveva sottoscritto il contratto con sindacati che si sono dimostrati per niente rappresentativi, tanto da essere bocciati all’unanimità, quindi anche dai propri iscritti.
Esce decisamente sconfitto il disegno di dividere i lavoratori  tenacemente perseguito dall’amministrazione  Latini che ha alimentato in questi mesi frange sindacali fortemente minoritarie e cedevoli nel tentativo di mascherare la propria incapacità  per una efficace riforma della macchina comunale.
Si sottolinea inoltre, contrariamente a quanto sostenuto in questi mesi da chi si è arrogato arbitrariamente ed erroneamente la rappresentanza del Corpo dei Vigili Urbani, che la bocciatura è avvenuta unanimamente  anche da parte dei tanti vigili presenti che hanno dimostrato una grande maturità registrando così il necessario sostegno anche da parte di tutti gli altri lavoratori.  L’assemblea dunque ha superato la divisione tra categorie professionali per la quale amministrazioni e frange sindacali minoritarie hanno tenacemente operato in questi mesi".
                                 

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