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Nomine & poltrone, eletta la nuova segreteria della Cgil Terni: i nomi

Riconfermato Andrea Corpetti, entra Barbara Silvestrini, la più votata nella Rsu di Eskigel. Domani i sindacati scendono in piazza a difesa della sanità del territorio

È stata eletta ieri, mercoledì 12 aprile, dall’assemblea generale della Camera del lavoro di Terni, alla presenza della segretaria generale della Cgil dell’Umbria, Maria Rita Paggio, la nuova segreteria provinciale del sindacato di vico San Procolo.

Ne fanno parte, insieme al segretario generale Claudio Cipolla, il riconfermato Andrea Corpetti e la nuova entrata Barbara Silvestrini, operaia e delegata sindacale di Eskigel, la lavoratrice più votata nelle elezioni Rsu dell’importante fabbrica agroalimentare. L’elezione della nuova segreteria è avvenuta con 43 voti favorevoli, un voto contrario e una scheda bianca. Eletti anche il nuovo presidente e la nuova vicepresidente dell’assemblea generale della Cgil di Terni: Carlo Fattorini e Rosita Petrucci.

“Questi nuovi ingressi negli organismi dirigenti della Cgil di Terni sono un riconoscimento importante alle compagne e ai compagni che quotidianamente rappresentano il nostro sindacato nei luoghi di lavoro e sul territorio - ha detto il segretario generale Claudio Cipolla al termine dell’assemblea - Ora la nuova segreteria sarà subito impegnata in una fase di forte mobilitazione per la nostra organizzazione, a partire dalla manifestazione di domani, con Cisl e Uil, per difendere la nostra sanità pubblica”.

I sindacati infatti tornano in piazza domani, venerdì 14 aprile, a Terni per contrastare “l’indebolimento della sanità pubblica” e i “tagli ai servizi a discapito dei cittadini”. La manifestazione, promossa da Cgil, Cisl e Uil, partirà alle 16.30 da piazza Ridolfi per raggiungere la prefettura, dove è previsto un presidio dalle 17.30 alle 18.30.

“Prevenzione, strutture, investimenti, personale, liste d’attesa, servizi territoriali e appalti”: sono queste, secondo Cgil, Cisl e Uil, le priorità su cui intervenire, contrastando al contempo l’ipotesi di un’unica azienda ospedaliera regionale, il depotenziamento dei presidi territoriali e ulteriori politiche di privatizzazione dei servizi socio sanitari assistenziali.

“Crediamo che la situazione della sanità nel nostro territorio sia arrivata ad un livello di allarme che richiede una forte mobilitazione - spiegano i tre sindacati - per questo chiamiamo tutta la cittadinanza a scendere in piazza con noi domani per dare un forte segnale alla politica regionale e pretendere che nei percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione ci siano tempi rapidi e certi”.

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