Senza casa e senza bando, “Aspettiamo da oltre quattro anni”: venerdì manifestazione regionale a Terni
L’iniziativa dei sindacati degli inquilini. In città sono oltre cento i nuclei famigliari ancora in graduatoria, ma le richieste sono molte di più
“Da oltre 4 anni il bando per le case popolari non viene pubblicato nella nostra regione e tale ritardo comporta gravissime conseguenze per i nuclei familiari che versano in condizioni economiche difficili. Parliamo di migliaia di persone che non hanno la possibilità di sostenere i costi dei contratti di locazione nel mercato privato”.
Le organizzazioni sindacali degli inquilini e assegnatari – Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini – hanno organizzato un presidio presso la prefettura di Terni per venerdì 16 giugno alle 10 con l’obiettivo di “manifestare e sensibilizzare sui gravi ritardi cumulati in riferimento al bando per le case popolari in Umbria e più in generale per rivendicare il diritto alla casa per tutte e tutti”.
In città, a fronte delle 500 famiglie in coda per avere una casa popolare nel 2020, la lista d’attesa nel 2022 si è “ridotta” a 110. Anche se, in tre anni, gli alloggi popolari assegnati sono stati complessivamente 63. Oltre cento nuclei famigliari sono dunque quelli ancora in graduatoria, ma l’elenco è molto più lungo, considerando che soltanto il Sunia ha raccolto almeno 260 nominativi di persone in attesa di un tetto.
“Segnaliamo che rispetto alla situazione reale – spiegano ancora i sindacati annunciando la manifestazione di venerdì - il numero di alloggi a disposizione nel prossimo bando non sarà sufficiente. Per tale motivo ribadiamo che non è più rinviabile una campagna regionale di recupero e adeguamento delle centinaia di alloggi Ater non assegnabili per problemi di compatibilità con le vigenti normative”.
Sempre restando a Terni, sarebbero circa 200 gli alloggi Ater “vuoti” e che necessitano di interventi di manutenzione per poter essere assegnati. Una “mano santa” che potrebbe in qualche modo mitigare gli effetti nefasti dell’emergenza casa, amplificata dalla crisi economica degli ultimi anni che ha fatto crescere il numero di persone che con estrema difficoltà possono rivolgersi al mercato per soddisfare il diritto alla casa.