rotate-mobile
Attualità

Emergenza casa, così centocinquanta famiglie di Terni finiscono in mezzo alla strada

Stop al blocco degli sfratti, via alle procedure esecutive. Iannoni (Sunia Cgil): situazione drammatica, è vergognoso che ancora non vengano stabilite le nuove regole per il bando delle case popolari

Madre e due figlie, una malata, via di casa. Con l’intervento della forza pubblica. È solo il primo dei casi nel dossier “sfratti” sul tavolo del Sunia Cgil di Terni. “Una situazione drammatica”, dice Rossano Iannoni, segretario del sindacato degli inquilini.

Il blocco degli sfratti è finito lo scorso 31 dicembre. “Abbiamo chiesto a prefettura, organizzazioni di categoria dei proprietari e istituzioni di sedersi attorno ad un tavolo e cercare di capire come risolvere la situazione”. Ma a quella lettera non ha risposto nessuno. Intanto, però, l’emergenza diventa sempre più incandescente.

Sono circa 600 gli sfratti che pendono sulle famiglie del Ternano. “Quelli esecutivi – spiega Iannoni – sono circa 150”. Tantissimi. “Il 90% degli sfratti – aggiunge il segretario Sunia – sono per morosità”. Eppure, il fondo che dovrebbe coprire la “morosità incolpevole” – ossia aiutare chi resta indietro nel pagamento dell’affitto perché ha perso il lavoro o per altri motivi indipendenti dalla sua volontà - non è andato esaurito. “Le procedure per ottenere quelle risorse sono troppo complicate, lunghe. Il risultato è che le domande non arrivano”. E intanto, l’emergenza casa cresce.

E non verrà mitigata dalla possibilità di entrare in un alloggio popolare. “All’ultimo bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare sono arrivate 500 domande. Abbiamo assegnato 49 alloggi. E questo è successo due anni fa. Oggi l’Umbria ha una nuova legge. Ma mancano i regolamenti. E dunque, non possono essere fatti nuovi bandi. È vergognoso”. E l’emergenza continua a crescere.

Su Terni ci sono circa 150 alloggi pubblici che non possono essere utilizzati perché da ristrutturare. La giunta regionale ha approvato una delibera che prevede la realizzazione di 100 alloggi a San Lucio. “Ma ancora manca un progetto particolareggiato. Il fatto è che a livello nazionale, regionale e locale manca una politica dell’abitare. E mancano anche le soluzioni di urgenza. Il Comune di Terni non ha mai attivato gli strumenti dell’emergenza abitativa”, dice Iannoni, riferendosi a quelle soluzioni per cui esiste una disponibilità di alcuni alloggi da destinare a chi perde – improvvisamente – la propria casa. Come nel caso di uno sfratto. E l’emergenza abitativa cresce.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza casa, così centocinquanta famiglie di Terni finiscono in mezzo alla strada

TerniToday è in caricamento