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Dalla Francia e Danimarca a Terni. L’esperienza di Margot e Rebekka: “La scuola, le montagne mai viste e la splendida festa di Narni”

Dieci mesi da ricordare con il progetto Intercultura: “Siamo cresciute, maturate e diventate indipendenti dopo questa fantastica esperienza”

Una esperienza da conservare a lungo, nella mente e nel cuore. Le giovanissime studentesse Margot e Rebekka, provenienti rispettivamente dalla Francia e dalla Danimarca, hanno da pochissimo concluso il percorso di formazione didattico, a cura di Intercultura. Dieci mesi di permanenza, presso delle famiglie ospitanti, dove hanno potuto conoscere ed apprezzare il territorio ternano ed imparare la lingua italiana. 

“Abbiamo frequentato il quarto superiore del Liceo Linguistico di Narni Gandhi” esordiscono alla nostra redazione Margot e Rebekka. “Siamo arrivate, dai rispettivi paesi, lo scorso 10 settembre in Italia. Dovevo andare in Argentina – aggiunge Margot – ma a causa del Covid non è stato possibile. Così si è aperta la porta dell’Italia ed ho pensato. Imparerò una nuova lingua ed apprezzerò particolarmente il cibo tra pizza, pasta oltre che poter godere da vicino delle bellezze culturali della penisola”. Per Rebekka la partenza dalla Danimarca: “Ho sentito tante cose belle che mi hanno incuriosito. Mia madre ha vissuto in Italia e mia sorella aveva fatto la medesima esperienza. Inoltre cercavo un posto non troppo lontano poiché volevo tornare a casa, seppur temporaneamente, per essere presente alla comunione del fratellino”. 

Il primo impatto: “L’accoglienza è stata davvero calorosa – affermano entrambe – sia da parte dei professori che dei compagni di classe. Inizialmente è scattata una full immersion, nello studiare l’italiano poiché rischiavamo di non capire il contenuto di ogni singola lezione. Il programma seguito è stato il medesimo, rispetto a quello della classe. I ragazzi sono stati eccezionali e grazie a loro l’ambientamento in Italia è risultato meno complicato di quanto ipotizzavamo. Ora loro vorrebbero venirci a trovare e speriamo che tutto ciò si possa realizzare, nel prossimo futuro”.

Scuola e sport: “Oltre alla didattica ci siamo cimentate in alcune discipline dell’atletica leggera, presso la struttura all’interno del parco dei Pini. Siamo andate a vedere gli internazionali di tennis a Roma con la scuola e praticato la pallavolo. Uno sport – aggiunge Rebekka – che non conoscevo”. Le famiglie: “Abbiamo vissuto a Narni Scalo e Terni”. Per Margot: “Ne ho avute due differenti e con entrambe mi sono trovata benissimo. A volte – sorride – si era un po' in ritardo, dal punto di vista degli orari con la prima mentre per la seconda gli impegni tra lavoro (genitori) e figli (università e lavoro) erano piuttosto frequenti. Rispetto alla Danimarca – afferma invece Rebekka – la vita è più frenetica ed anche le abitudini sono differenti”. Ad esempio? “La colazione e la cena sono molto abbondanti mentre il pranzo è più leggero. Tuttavia, con il passare del tempo, mi sono abituata a tale novità”.

Cosa ha colpito in positivo le due ragazze: “Il centro storico di Narni è meraviglioso” osserva Margot. “La città di Terni è piuttosto giovane, viva, dove è possibile trascorrere bei momenti ed incontrare persone. A Narni la festa è incredibile tra le taverne, il grande movimento generato e le rievocazioni storiche”. La particolarità: “A me – dichiara Rebekka – sono piaciute particolarmente le montagne perché non ce ne sono così nel mio paese d’origine”. Cosa lascia questo percorso: “Siamo cresciute e diventate indipendenti. Abbiamo compiuto un percorso di crescita e ora ci conosciamo meglio, a livello interiore. Dispiace lasciare la vita che abbiamo creato qui (l’intervista alle due ragazze è stata fatta poco prima della partenza ndr). Questi dieci mesi sono trascorsi davvero in modo velocissimo”.

Il percorso Intercultura: “Abbiamo presentato la domanda allegando una lettera motivazionale, per avere i requisiti necessari per partire. Dopo un colloquio preliminare c’è stata l’opportunità di scegliere le possibili destinazioni. A quel punto occorre attendere la mail della famiglia ospitante per poi partire, secondo le date prestabilite. Siamo state accolte dai volontari a Roma che ci hanno seguito per tutta la durata dell’esperienza”.

Una curiosità: una volta terminata la scuola cosa avete fatto?: “In queste ultime tre settimane abbiamo avuto l’opportunità di fare gite tra mare e montagna, uscire con gli amici e rafforzare il nostro legame che poi è nato dieci mesi fa, quando ci siamo incontrate per la prima volta”. A settembre sono attesi oltre 300 studenti che arriveranno in Italia ed i volontari di Intercultura si stanno prodigando per cercare le famiglie ospitanti: “Ne abbiamo trovate quattro a Terni ma ne stiamo cercando altre” sottolineano.  

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