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Un successo chiamato Baravai: “Migliaia di ingressi e quasi la metà dei presenti arrivati da fuori provincia”. Nuovi eventi in arrivo

Il bilancio della rassegna promossa da Macchine Celibi in collaborazione con degustazioni musicali e LETZ: “Il prossimo 18 novembre un’iniziativa musicale legata ad altre forme d’arte”

“Un’estate molto dispendiosa, in una delle location più belle del nostro territorio”. Il direttore artistico del Baravai Andrea Leonardi traccia un bilancio della stagione che si è appena conclusa, lo scorso 26 settembre, negli spazi dell’anfiteatro Fausto. “Sono stati staccati complessivamente 3000 tagliandi con tre sold out ed un aumento del 50% rispetto al 2020. Inoltre secondo i dati forniti da Vivaticket – azienda partner nella vendita dei biglietti – oltre il 40% dei presenti risiede al di fuori dei confini provinciali. Un indicatore che ci consente di testimoniare l’ottimo lavoro svolto, in termini di scelta degli artisti e della comunicazione degli eventi proposti”.

Se però computiamo anche tutte le altre iniziative distribuite nel corso dell’estate, all’interno dei giardini, i numeri aumentano sensibilmente. “Almeno 18 mila persone hanno fatto visita godendosi gli oltre trenta spettacoli gratuiti che si sono avvicendati. L’intento – sostiene Andrea Leonardi -è quello di proseguire sulla strada intrapresa e continuare ad investire. Sono stati completati interventi di ristrutturazione e riallestimento dello spazio. Il prossimo 18 novembre, possiamo anticipare, si svolgerà un evento di musica legata ad altre forme d’arte poiché il nostro obiettivo è di dare continuità, anche durante la stagione invernale, a ciò che è stato fatto”.

Un luogo che si presta a socializzare, trascorrere qualche momento in spensieratezza divenuto: “Faro per diverse generazioni. Vogliamo migliorare e cercare di attrarre ulteriore pubblico, anche e soprattutto di Terni”. Un altro elemento sul quale porre l’accento è relativo alla sicurezza. Non si è mai verificato un episodio critico, testimonianza tangibile di come questo spazio possa essere vissuto nel modo più corretto. “Anche associazioni esterne ci hanno contattato. È stato infatti possibile tornare a svolgere manifestazioni come quella di Umbria Jazz. Un vero e proprio catalizzatore di iniziative”. Lunga vita al Baravai!

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