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Eventi a Terni, la rassegna ‘Il mondo in un cortile’ conquista i quartieri della città: “Ampliamo le conoscenze del mondo e del territorio”

Ultimo appuntamento nel corso della serata di oggi, giovedì 14, presso la piazzetta di San Martino con il film il “Legionario” di Hleb Papou, regista italiano di origine bielorussa

Una rassegna ormai entrata dritta nel cuore di tantissimi ternani (e non). La dodicesima edizione de ‘Il mondo in un cortile’ saluta il suo pubblico con il film il “Legionario” di Hleb Papou, regista italiano di origine bielorussa, premiato come miglior esordiente al Festival di Locarno del 2021. Ultimo appuntamento fissato per la serata di oggi, giovedì 14 luglio (ore 21), presso la piazzetta di San Martino.

A curare ‘Il mondo in un cortile’ sono una trentina di volontari i quali, grazie alla collaborazione dei residenti dei vari quartieri, riescono ad organizzare l’iniziativa che detiene alcune particolarità. Al timone dell’organizzazione degli eventi l’associazione ‘Il Pettirosso’.  “La rassegna nasce come una caratteristica – affermano – ossia trovare film che raccontino il mondo da altri punti di vista, cercando di scegliere quelle opere di autori, registi, produttori che si confrontano con il contesto storico nel quale realizzano il film. Da un paio di anni stiamo puntando molto su produzioni italiane. Più nello specifico giovani cineasti con background migratorio. Tutto ciò – sottolineano da ‘Il Pettirosso’ – non sarebbe possibile senza la collaborazione dei residenti”.   

Dallo scorso 9 giugno, esordio al Bloom, per poi proseguire a Campomaggiore, quartiere Le Grazie, Borgo Bovio fino all’appuntamento di oggi a San Martino. “Correva il 2010 quando abbiamo debuttato come cinema all’aperto. Prima si chiamava in un altro modo ma dal 2016 ha assunto la denominazione attuale, diventando itinerante. Siamo riusciti ad arrivare fino a quattordici proiezioni”. Due tipologie di pubblico: “Alcuni seguono le nostre iniziative, anche da tempo. Poi ci sono gli spettatori che si aggregano, nel momento in cui arriviamo in prossimità delle loro abitazioni”. Il tema preponderante: “Le migrazioni, anche se non è un festival incentrato su tale argomento. Uno sfondo è comunque sempre dedicato ai paesi di origine, di transito con attori che detengono sensibilità sul fenomeno migratorio. Una costante che si ripete nel tempo. Abbiamo ospitato tre film prodotti da registi con genitori immigrati che sono nati e cresciuti in Italia. Una sensibilità diversa nel vedere l’Italia in modo unitario, raccogliendo contestualmente più voci”.

Infine una curiosità: “Essendo una rassegna itinerante chi ci segue poi scopre anche quartieri che non aveva mai conosciuto, magari in profondità. Inoltre anche le storie raccontate, hanno una caratteristica di novità per tanti. Ampliamo le conoscenze del mondo e del territorio ed è sicuramente un aspetto che ci fa enormemente piacere”.

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