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Sport a Terni, Fabio Moscatelli: “Dai successi del calcio, tennis ed Olimpiadi la linfa vitale per la ripartenza delle attività”

Il delegato provinciale del CONI: “Un grande in bocca al lupo a Riccardo Menciotti impegnato alle Paralimpiadi di Tokyo”

Un’estate da ricordare per lo sport italiano. Le quaranta medaglie ottenute ai recenti giochi olimpici di Tokyo, costituiscono un record da conservare negli annali. La spedizione azzurra si è avvalsa anche di rappresentati del nostro territorio: lo schermidore Alessio Foconi ed il maestro Filippo Romagnoli. Inoltre il medico Alessandra Favoriti, facente parte dello staff dell’Italvolley femminile. Il fotografo Luca Pagliaricci, il presidente della Federazione Triathlon Riccardo Giubilei ed il maestro Claudio Guazzaroni, protagonista con i suoi ragazzi di una duplice grandissima gioia nel karate (Luigi Busà oro e Viviana Bottaro bronzo).

“Le Olimpiadi le ho sempre seguite, a partire dal 1968, appassionandomi alla specialità del salto triplo con Giuseppe Gentile” ricorda il delegato provinciale del CONI Fabio Moscatelli alla nostra redazione di www.ternitoday.it. “Ricoprendo tale incarico le ultime hanno provocato in me una emozione particolare. Lo sport è una cosa seria e fa parte integrante della vita di ognuno. I nostri rappresentati hanno fatto un lavoro eccezionale. Ad esempio Claudio Guazzaroni ho avuto il piacere di incontrarlo: ha realizzato il sogno di tutti noi tecnici, maestri. L’atleta vive personalmente la performance. Succede anche per l’allenatore, il maestro, l’istruttore e la soddisfazione, probabilmente, è anche maggiore. Una sensazione provata davvero incredibile”.

Grandi speranze riposte in Alessio Foconi: “Sono fiero di averlo come atleta a Terni. Le aspettative forse erano diverse ma è un grande orgoglio, da delegato, detenere uno specialista come lui, ai vertici mondiali. Alessio ha portato Terni alle Olimpiadi così come la Ternana sta portando la città ai vertici del calcio. Un po’ come Danilo Petrucci per le moto. Le Olimpiadi rappresentano il vertice, il picco massimo di una vita sportiva. Dobbiamo essere orgogliosi di tutti i partecipanti ternani”. Ed ora tutta la città fa il tifo alle Paralimpiadi per Riccardo Menciotti: “Voglio fargli un grande in bocca al lupo. Sarà impegnato in diverse gare di nuoto, che, con i colori azzurri indosso, rappresenterà degnamente la nostra città e la nostra provincia certo che darà il meglio, come ha già fatto in altre occasioni, per raggiungere quei risultati che merita per il suo impegno e la sua passione. Noi saremo qui a tifare per lui”.

Gli effetti della pandemia anche sulle attività e discipline sportive, prima di un’estate che ha portato benefici anche sotto il profilo dell’entusiasmo: “Sussisteva la concreta possibilità che tanti praticanti smettessero definitivamente di fare sport. E’ stato frustante vedere miei colleghi (Fabio Moscatelli è anche un maestro di tennis molto conosciuto) non poter svolgere il loro lavoro poiché seguivano discipline di contatto. Per paura, pigrizia o magari il venir meno dello spirito di sacrificio, da parte dei praticanti, abbiamo rischiato molto. Tuttavia gli Europei di calcio, la finale di Wimbledon con Berrettini e le Olimpiadi hanno ridato linfa vitale a tutti. Le medaglie dell’atletica rappresentano un qualcosa di una eccellenza unica”.

Un aiuto concreto per la ripartenza lo hanno fornito i centri estivi: “Insieme al maestro Marco Fanano, tra il 1983 e 1984, riuscimmo a dar vita a queste tipologie di attività – al Tennis Club - parallele al percorso scolastico. Devono essere inquadrati in un contesto di funzione ludico sociale, anche come avviamento al mondo sportivo. Mi hanno invitato in diversi centri e debbo dire che ho visto dei buoni numeri, in termini di presenze. Si è rivista e ritrovata la voglia di fare sport, probabilmente noi italiani dobbiamo essere ispirati, sotto certi punti di vista”.

Un 2020 da dimenticare: “E’ stato il più brutto della nostra storia. La pandemia ha lasciato una sensazione terribile riscontrabile nella paura. Quando ho iniziato a parlare la lingua del mio mondo – insediandomi come delegato provinciale del CONI - ho trovato, al di là dei problemi, un grande entusiasmo. Ho ascoltato e condiviso delle grandi idee per questa auspicata ripartenza. Purtroppo incertezza ed insicurezza rappresentano un po’ i possibili ostacoli. Tuttavia società ed associazioni sono pronte ad integrare ciò che è stato fatto in estate per proseguire anche nella stagione invernale. Una riprogrammazione – conclude Moscatelli – che speriamo possa davvero portare i frutti auspicati”. 

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