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Farmacie nel caos per l'approvvigionamento dei pannoloni per anziani: "La gente è disperata. Non sappiamo come fare"

La segnalazione di un lettore di Terni Today di Orvieto ha trovato riscontro in tutta la provincia: "Il sistema di approvvigionamento non funziona più e dobbiamo comprarli di tasca nostra"

La segnalazione è arrivata alla redazione di Terni Today da un lettore di Orvieto che ci ha raccontato la sua disavventura che, abbiamo scoperto, sta mettendo in ginocchio intere famiglie e farmacie della provincia relativamente all'approvvigionamento e alla distribuzione dei pannoloni per anziani. 

"Come ogni mese - racconta il nostro lettore - mi sono recato in farmacia per ritirare le confezioni di pannoloni per mia madre. Solitamente mi viene consegnato un quantitativo che copre le necessità di circa trenta giorni. Il 13 marzo ho avuto il ben servito dal farmacista, il quale, anche lui, era in grossa difficoltà nel capire cosa stesse accedendo. Per qualche motivo, infatti, da un giorno all'altro la farmacia non ha aveva più la possibilità di ordinare in autonomia i pacchi di pannoloni, così da poter servire efficacemente il numero di utenza ormai consolidato nel tempo".

La situazione sembra essere particolarmente critica, perché sia le famiglie che i farmacisti non hanno avuto il tempo necessario per "familiarizzare" con questa nuova modalità di approvvigionamento. "Ma c'è di più - spiega il nostro lettore -: purtroppo siamo costretti a correre ai ripari perché questo presidio, come è possibile immaginare, risulta essere necessario. Un prodotto particolarmente costoso, soprattutto quello fornito sino ad oggi dalle farmacie dovuto anche alla qualità delle componenti. Un "privilegio" che, qualora proseguisse questo sistema inefficiente, dovremmo abbandonare per poterci permettere un prodotto decisamente più scadente ma meno oneroso in termini economici".

Farmacie bloccate dal nuovo sistema

La segnalazione trova riscontro anche fra i farmacisti. È Nicola Jeva, titolare della farmacia galenica di Giove, che ci spiega cosa sta accadendo: "In questi giorni ho inviato una segnalazione a Federfarma che ha centralizzato a livello nazionale il punto acquisti di questo presidio. Una scelta che trovo assolutamente inefficiente e ci sta comportando dei grandi disguidi nella distribuzione.

Fino a pochissimo tempo fa - spiega Jeva - ogni singola farmacia aveva facoltà di ordinare il quantitativo di pannoloni che sarebbero stati distribuiti a chi ne aveva facoltà sotto prescrizione medica. Poi, ci è arrivata una circolare che ci imponeva di non ordinare ulteriori pacchi ma di smaltire i prodotti "Serenity" che avevamo in giacenza nel magazzino. Da quanto abbiamo saputo, un'altra casa di fabbricazione ha vinto l'appalto e, contestualmente, è iniziato il nuovo regime di approvvigionamento". 

Jeva, inoltre, spiega che da Federfarma è stata formulata una statistica di distribuzione per ogni farmacia italiana, seguendo alcuni report di ordine, e su quei numeri basa i nuovi criteri per la distribuzione che viene successivamente gestita dalla Usl: "Ogni farmacia dovrebbe avere un ministock di pacchi - spiega Jeva - e appena il sistema rileva che in magazzino ci sono meno del 50 per cento di prodotto a disposizione, procede in automatico al riordino dei pacchi. Peccato però - lamenta il farmacista - che i dati, le statistiche e i numeri di Federfarma sono assolutamente sottistimati rispetto al reale numero di utenza e i prodotti che arrivano in farmacia sono in quantità insufficienti per servire tutta l'utenza.

Questa inefficienza - conclude - coincide con la disperazione vera e propria delle persone, in particolare di chi fa uso di questo presidio che garantisce igiene e dignità a chi si trova in uno stato di vulnerabilità".

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