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Martedì, 23 Aprile 2024
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Vertenza ex Fattorie Novelli: “Ennesimo sfregio ai lavoratori". Il caso di una dipendente tragicamente scomparsa

L’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni il quale ha espresso la volontà di portare la vicenda al MISE

Un nuovo ulteriore scenario si apre per la delicata vertenza relativa alle ex Fattorie Novelli. Nel corso della giornata di mercoledì 16 dicembre, l’assessore regionale Michele Fioroni ha audito le organizzazioni sindacali, che stanno seguendo direttamente gli sviluppi della vicenda. L’incontro è stato organizzato dopo il vertice tra i consulenti delle due curatele e le sigle Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Rsu.

Le novità emerse

Sono tre gli aspetti sui quali le organizzazioni sindacali hanno focalizzato l’attenzione. In primo luogo: “E’ stato annunciato che le tredicesime dei dipendenti saranno pagate nel massimo di un 1/12. Inoltre non si procederà ad effettuare le cosiddette ‘rimonte’ (necessarie per la continuità produttiva dell’impresa) e che i contratti a tempo determinato saranno rinnovati senza una garanzia minima di giornate”. Le preoccupazioni delle sigle: “Sottolineiamo che le tredicesime sarebbero potute essere pagate prima dell’entrata in concordato da parte dell’azienda, evento degli ultimissimi giorni. Prendiamo atto dell’ennesimo sfregio ai dipendenti, unici a pagare la forte situazione di dissesto aziendale”

Sull’investimento delle ‘rimonte’: “Benché sia considerevole, è imprescindibile per poter continuare l’attività dell’impresa. Proprio la continuità aziendale è l’obiettivo che consulenti e curatele hanno sempre affermato di portare avanti. Date le ultime decisioni prese, non siamo più sicuri che questa sia la reale intenzione di chi amministra le sorti di questa azienda”

Infine sui rinnovi contrattuali: “Strettamente legato alla continuità aziendale. Si evidenzia che tutti gli avventizi hanno prestato servizio per un numero di giornate altamente superiore a 100. Dunque, questo rinnovo costituisce un’ulteriore mossa scellerata ed incomprensibile. Inoltre, come viene tutelata l’occupazione se non è garantito nemmeno un numero di giornate minimo? Ci si chiede, poi, i trattamenti di fine rapporto dei lavoratori stagionali saranno corrisposti? E gli accessori previsti per legge all’interno della retribuzione? La preoccupazione per questi lavoratori è fortissima”.

“In conclusione – affermano le organizzazioni sindacali - si ritiene importante portare a conoscenza dell’opinione pubblica il comportamento delle curatele aziendali nei confronti degli eredi di una dipendente, tragicamente scomparsa questo autunno. Il Trattamento di fine rapporto è stato volutamente non corrisposto, quando era possibile, ed ora, nelle more del concordato preventivo, non può essere pagato. Questa manovra è assolutamente inaccettabile, ci si aspettava da parte della proprietà un minimo di umanità”

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