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Femca Cisl, Fabrizio Framarini confermato al vertice del sindacato: “Serve un progetto di rilancio del polo chimico”

A completare la squadra Chiara Lattanzi (Cardinalini Spa), Cristiano Alcini (Novamont), Alessandro Rosati (Vetreria O-i), Luca Falleri (Umbra Acque). Infine Simone Sassone è stato confermato alla guida del comparto Moda, con delega anche all’artigianato

'Esserci per cambiare’ è lo slogan del VI congresso regionale di Femca Cisl, svoltosi nel corso della giornata di oggi – venerdì 18 febbraio – a Terni. Sono intervenuti, oltre al segretario regionale Cisl dell’Umbria Angelo Manzotti, il segretario nazionale Femca Cisl Giovanni Rizzuto e il segretario uscente Fabrizio Framarini. Quest’ultimo è stato confermato alla guida della categoria. A completare la squadra Chiara Lattanzi (Cardinalini Spa), Cristiano Alcini (Novamont), Alessandro Rosati (Vetreria O-i), Luca Falleri (Umbra Acque). Infine Simone Sassone è stato confermato alla guida del comparto Moda, con delega anche all’artigianato.

Nel corso dell’intervento del segretario focus sulla vertenza Treofan: “Abbiamo provato in tutti i modi di spiegare a Jindal che a Terni aveva una grossa opportunità ossia quella di fare una transizione di processo e prodotto che da altre parti non aveva e non ha” il pensiero di Fabrizio Framarini. “Sarebbe stato un esempio di transizione indolore e avrebbe dato alla multinazionale indiana un vantaggio competitivo importante. Purtroppo l’arroganza dimostrata dal gruppo non ha permesso che ciò accadesse. In Italia, oltre a berciare quando una multinazionale chiude, pare non si possa poi fare tanto altro a livello legislativo per impedirlo”.

Il segretario ha poi aggiunto: “Qualcuno si aspetta che a risolvere la situazione, come accade in altri ambiti, ci possa pensare la magistratura. Il problema è che qualora questa accadesse, il lavoro del 122 dipendenti non potrebbe restituirlo nessuno. Sarebbe utile impegnare un’azienda che ne se vuole andare, ad agevolare le condizioni per la reindustrializzazione, includendo la riconversione dei dipendenti. A breve scadrà il primo anno di cassa integrazione e ne stiamo concordando un altro, ma nessuna novità è emersa dal tavolo. “Serve – ha aggiunto Framarini – un progetto di rilancio del polo chimico, che coinvolga l’Università”. Priorità di Femca Cisl sarà anche irrobustire le prime linee sindacali per impegnarsi sul territorio”.

Focus sulla ripartenza: "Strategiche saranno le risorse del Pnrr e non potranno essere sprecate. Per questo serve un governo che sappia interloquire con le istituzioni europee da protagonista. Le direttrici di questo rilancio dovranno essere la sostenibilità economica, quella ambientale e soprattutto quella sociale. Parliamo di una transizione ecologica che non potrà essere fatta a prescindere dalle persone. L’ambiente di lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione, sulla sicurezza infatti non si può smettere di investire”.

Un tema cruciale quello relativo al caro bollette. “Nel sistema moda si stava cogliendo un segnale di ripresa, ma come per tutti i settori produttivi, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sta rallentando se non fermando, questa ripartenza. Anche questo comparto, inoltre, è chiamato a cambiare paradigma all’insegna della sostenibilità. Soffrono dell’aumento dell’energia sia le aziende del settore gomma plastica, sia quelle che producono vetro, che non possono spegnere i forni, a differenze delle aziende ceramiche, che pur con molti ordini da smaltire, hanno fermato l’attività produttiva perché i costi dell’energia e delle materie prime annullavano gli utili. Come si pensa di intervenire? Tra dicembre e gennaio sono stati vanificati quasi tutti gli sforzi e i positivi risultati ottenuti nel secondo semestre 2021”.

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