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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Terni-Spoleto, ecco il progetto per il raddoppio della tratta ferroviaria: tempi e dettagli

Il cantiere all’interno degli interventi previsti per la Orte-Falconara: tempi di percorrenza abbattuti anche di 15 minuti. Prevista anche la riqualificazione dei “famigerati” binari 1 e 2 Est alla stazione di Roma Termini

La giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore a infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche, ha approvato la delibera che fa proprie le conclusioni del tavolo tecnico per il progetto di raddoppio dell’itinerario Orte-Falconara, articolato in fasi funzionali. Il progetto mira al miglioramento dei collegamenti passeggeri tra le regioni tirreniche e quelle del versante adriatico e alla creazione di un itinerario alternativo merci per i collegamenti nord-sud.

Il gruppo di lavoro, ha sviluppato negli otto mesi di lavoro soluzioni tecniche funzionali alla velocizzazione della direttrice con benefici conseguibili entro lo consentito dal Pnrr, cioè il 2026. Con la serie di interventi previsti si stima per alcuni servizi un recupero di percorrenza tra Ancona e Roma pari a circa 35’ che può arrivare fino a 45’ per treni oggi incrocianti e un recupero rispettivamente di circa 15’ fino a 25’ tra Perugia e Roma. Alcuni recuperi sono variabili in relazione al modello di esercizio ed una simulazione puntuale sarà possibile solo dopo avere concluso la prima fase progettuale degli interventi. Nel medio termine per l’intera tratta umbra sono previsti interventi tecnologici e infrastrutturali mirati per consentire di innalzare la velocità obiettivo massima della linea di 200 km/h.

Rfi ha dunque già avviato le prime attività relative alla project review della progettazione definitiva del raddoppio della tratta Spoleto-Terni risalente al 2013 (per un costo complessivo pari a 572 milioni di euro) finalizzata anche all’aggiornamento del progetto alle sopravvenute normative tecniche prevedendo, come  richiesto dalla Regione Umbria, la realizzazione di una galleria a doppia canna e doppio binario di circa 19 km in luogo al mantenimento in esercizio della linea storica attraverso la gola di Giuncano in cui è accaduto di recente un incidente che poteva portare alla perdita di numerose vite umane. In tale sede sarà inoltre approfondita la possibilità di incrementare la velocità massima fino a 200 km/h. L’aggiornamento della progettazione nella configurazione a doppio binario (doppia canna) a cura di Italferr richiederà all’incirca 10 mesi. RFI stima in circa 43-45 mesi i tempi complessivi per l’avvio della realizzazione (progettazione, iter autorizzativo che l’attività commissariale potrà ridurre e affidamento) ai quali si aggiungono poi i circa 5 anni che si prevedono per l’attività realizzativa.

Il raddoppio dovrebbe consentire di risparmiare fino a 15 minuti di percorrenza fra Terni e Spoleto, mentre gli altri interventi garantirebbero una accelerazione di circa 10 minuti fra Terni ed Orte.

È stata inoltre richiesta la riqualificazione dell’accesso ai binari 1 Est e 2 Est della stazione Roma Termini, origine dell’itinerario Roma-Ancona, per i quali sono in corso le verifiche di fattibilità da parte di Rfi, nonché la necessità della graduale rimozione dei problemi sulla tratta Orte-Roma che possono causare ritardi.

“Il ministero ha reso nota la candidatura di questa linea che attraversa l’Umbria per inserirla nella rete europea CORE TEN-T il cui orizzonte di completamento è rappresentato dal 2030. Questo – sottolinea l’assessore Melasecche - fa ben sperare anche per gli interventi strutturali successivi a quelli di velocizzazione che oggi partono con il Pnrr. Quindi gli interventi su questa direttrice previsti nello scenario di medio termine verranno avviati parallelamente a quelli immediati. In considerazione degli stringenti vincoli imposti per l’utilizzazione dei fondi del Pnrr (affidamento lavori entro il 2023 e completamento entro il 2026) i lavori da concludere entro il 2026 trovano copertura finanziaria sullo stesso Recovery Fund, gli altri invece sul contratto di programma Mit-Rfi non potendo, per complessità delle opere di raddoppio fisico, anche a causa delle particolarità del tracciato, essere completati entro tale orizzonte temporale neanche per lotti funzionali”.

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