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Terni Film Festival, al via la diciassettesima edizione: “Ottanta film in concorso e tre masterclass”. A Giobbe Covatta il premio alla carriera

Le iniziative in programma da sabato 6 fino al prossimo 14 novembre. La presentazione dell’evento alla presenza di Maurizio Cecconelli, Luigi Carlini, Riccardo Leonelli, Francesco Venturini e del vescovo Giuseppe Piemontese

Ottanta film in concorso tra cortometraggi, documentari ed opere in realtà virtuale ed aumentata. Inoltre tre masterclass, due focus come “antipasto” prima dell’inaugurazione prevista domenica 7 novembre.

La diciassettesima edizione del Terni film festival Popoli e Religioni è stata presentata nel corso della mattinata di oggi, venerdì 5 novembre, alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Maurizio Cecconelli, del presidente della fondazione Carit Luigi Carlini, del direttore artistico Riccardo Leonelli, del presidente dell’Associazione San Martino Francesco Venturini, del vescovo Giuseppe Piemontese e del direttore dell’Istess Arnaldo Casali. Proprio quest’ultimo, presentando la manifestazione, ha dichiarato: “Abbiamo scelto ‘Cosa sarà?’ come titolo del festival poiché rappresenta bene l’incertezza che stiamo vivendo ma anche una speranza per il futuro. Ci prendiamo una grossa responsabilità per restituire appuntamenti di una certa rilevanza alla città. Ringrazio Stefania Parisi che l’ha fondato nel 2005 e portato avanti in modo significativo. Il nostro budget è sotto i 50mila euro, davvero esiguo, e molti ci chiedono come riusciamo a farlo. In tal senso la passione ed il volontariato sono elementi preponderanti. Ci teniamo a tenere vivo il Politeama, un cinema che garantisce un contributo fondamentale anche al territorio. Siamo l’unico festival che fa integrazione”.

“Il premio alla carriera verrà assegnato a Giobbe Cobatta – anticipa Casali - L’ha dedicata a dare voce a chi non ne ha. Inoltre abbiamo ricevuto la massima onorificenza, arrivata dal presidente della Repubblica, per la sesta volta”. 

Il presidente della Fondazione Carit Luigi Carlini ha parlato di “una iniziativa consolidata. Siamo soddisfatti per la valenza internazionale che ha assunto il festival, anche per le varie tematiche toccate. Un esempio virtuoso da prendere come riferimento. Le sinergie producono dei risultati significativi anche grazie all’associazione San Martino”.

L’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli ha sottolineato l’importanza di tutelare questa eccellenza: “La vocazione di Terni per il cinema, al momento, è solo sulla carta. Abbiamo sempre sognato una città del cinema. Ci sono grosse possibilità all’orizzonte come Umbria Film Commission per poter rilanciare il comparto. Questo festival ha una grossa valenza, è radicato da tanti anni. Il cambiamento da Popoli e Religioni a Terni Film Festival garantisce una identità cittadina, inoltre apporta degli spunti di riflessione da un punto di vista del sociale, del dialogo, della spiritualità. Il cinema come industria, come indotto e la ricaduta sul territorio sono aspetti significativamente importanti”.

Tra le novità annunciate ‘Il cinema va a scuola’ ossia un cineforum nelle scuole superiori. “Quasi tutti gli istituti hanno aderito all’iniziativa”, ha rimarcato Francesco Venturini presidente dell’Associazione San Martino. “Un modo per riprendere una normalità. Non è stato possibile portare le classi al Politeama. Per il Casagrande Cesi, ad esempio, verranno coinvolti più di trecento alunni oltre al personale docente”.

Il direttore artistico Riccardo Leonelli ha illustrato il programma: “Il festival ha una connotazione e una dimensione internazionale: tra gli ottanta film in concorso la metà sono europei, ma ce ne sono anche di extraeuropei poiché guardiamo anche oltre. I cortometraggi sono di altissima qualità, delle piccole opere d’arte”. Le tre masterclass saranno a cura di Mohammed Almughanni, Daniele Procacci e Daniele Ciprì. “Ogni evento è gratuito su prenotazione per un massimo di venti partecipanti ed è possibile prenotarsi alla mail cinema.istess@gmail.com ”.

Infine il saluto del vescovo Giuseppe Piemontese: “Ho cercato di inserirmi in corsa per dare un piccolo contributo”, dice evocando i sette anni al timone della diocesi. “Vogliamo bene alla nostra Terni ed auspichiamo che la città partecipi. Quest’anno è stato rinnovato il consiglio dell’Istess che si occupa anche del Terni Film Festival Popoli e Religioni. Il rinnovamento è un rischio ma porterà forze e proposte nuove. L’obiettivo è quello di diffondere un messaggio unitario da lanciare alla città. Il manifesto vuol invitare alla riflessione, al dialogo ed alla speranza. Sono orgoglioso e lo lascio in buone mani”. Per tutte le info ed il programma dettagliato è possibile consultare il sito ufficiale e la pagina facebook di riferimento.  

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