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Lunedì, 11 Dicembre 2023
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Fondazione Carit, un tesoro da oltre 230 milioni: dalla salute allo sviluppo del territorio, le risorse per il 2024

Approvati il programma pluriennale e il documento programmatico previsionale: disponibili risorse per quasi 3,5 milioni di euro per i prossimi dodici mese, il dettaglio per i vari settori di intervento

La Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni è al 31esimo posto tra le fondazioni italiane e occupa il 14esimo posto tra quelle medio/grandi con un patrimonio di 230.444.911 di euro. Il comitato di indirizzo di Palazzo Montani ha approvato in questi giorni il programma pluriennale e il documento programmatico previsionale del 2024, con cui viene fornito il piano per l’anno a venire, aggiornato alle previsioni economico-finanziarie e all’attività istituzionale rispetto a quanto indicato nel documento programmatico triennale.

Anche nel 2024 la fondazione sarà in grado di garantire “un costante sostegno agli enti pubblici e del terzo settore – spiega una nota diffusa dalla Fondazione - riuscendo a mitigare gli effetti del periodo di crisi grazie all’utilizzo del fondo residui passivi, che ammonta a circa 16 milioni, e potendo attingere, in caso di bisogno, al fondo stabilizzazione erogazioni, che al 31 dicembre 2022 ammonta a oltre 14 milioni. Sostanzialmente in linea con le altre fondazioni, la Carit si attesta leggermente al dì sotto del trend nazionale per quanto riguarda le erogazioni inferiori a 5mila euro (0,4%) e quelle pluriennali (5,6%) mentre ha deliberato una percentuale più alta - il 93,9% - rispetto all’andamento di sistema per quanto riguarda gli interventi annuali superiori a 5mila euro. Anche per quanto concerne l’erogazione a soggetti pubblici e privati, la Fondazione Carit è in linea con le consorelle, avendo deliberato il 26,1% degli interventi in favore dei primi e il 73,9% per i secondi. La media nazionale è 18,7% per i soggetti pubblici e 81,3% per i privati.

Per il triennio 2024/2026 la fondazione ha individuato i seguenti settori di intervento: ricerca scientifica e tecnologica; arte, attività e beni culturali; salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; educazione, istruzione e formazione; volontariato, filantropia e beneficenza; settore statutario ammesso; sviluppo locale. “L’attenta politica di bilancio – sottolinea la nota - consente di poter prevedere per il 2024 risorse per complessivi 3.406.513 euro, stimate sulla base del preconsuntivo 2023. Le risorse potrebbero essere costituite, oltre che dal risultato dell’avanzo di esercizio 2023, anche da eventuali ulteriori importi rivenienti da reintroiti/revoche di residui passivi”.

Per quanto riguarda gli investimenti in immobili, per l’esercizio 2024 non è stato previsto di investire in unità immobiliari significative, avendo già acquistato nel 2022 il piano nobile di palazzo Morelli in via Silvestri a Terni. “Il patrimonio sarà, dunque, in parte destinato alla manutenzione straordinaria del palazzo, che interesserà il rifacimento degli impianti e degli infissi, il restauro delle facciate esterne, la messa in sicurezza di tutti i dipinti murali, degli affreschi e dell’antico pavimento del salone delle feste, onde rendere fruibile l’immobile a beneficio della collettività”.

La fondazione potrà orientare la sua attività prevalentemente al sostegno di progetti di ricerca in ambito bio-medico, scientifico-tecnologico e socio-economico-finanziario, in collaborazione con le realtà universitarie e sanitarie insistenti sul territorio di pertinenza. L’importo disponibile per l’attività erogativa in questo settore ammonta a 100mila euro.

L’importo assegnato al settore di arte, attività e beni culturali è di complessivi 700mila euro.

A salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa saranno destinati 329.376 euro, pari al 9,67% delle disponibilità prevedibili nell’esercizio del 2023. Saranno invece 300mila gli euro che la Fondazione ha in programma di destinare a educazione, istruzione e formazione. Le risorse per volontariato, filantropia e beneficenza ammontano per il 2023 a 300mila euro, pari all’8,80% della quota disponibile. Poco meno di un milione (957.137 euro) è infine destinato allo sviluppo locale.

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