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Ceffas, Elena Proietti: “Situazione da una parte sbloccata. Al via l’indagine interna per capire dove il meccanismo non ha funzionato”

L’assessore allo sport sollecitata sul tema dall’interrogazione presentata, a carattere di urgenza, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale

Un duplice intervento, nel corso della seduta da remoto del Consiglio comunale. L’assessore allo sport Elena Proietti, dopo aver risposto sul tema delle Piscine dello stadio, ha fornito ragguagli anche sulla situazione legata al Ceffas. Nei giorni scorsi infatti la fondazione aveva annunciato la possibile chiusura delle attività, dopo le criticità emerse nella fruizione delle palestre, ricorrendo a sedi alternative poco idonee.

A seguito dell’interrogazione presentata da Movimento cinque stelle, Partito democratico, Senso civico e Terni immagina l’assessore Proietti ha dichiarato: “Sicuramente le problematiche ci sono e nascono dal fatto che, nel 2014, il Ceffas da associazione sportiva è diventata fondazione, dopo una delibera di Consiglio comunale. I soggetti che ci lavorano sono a tutti gli effetti degli impiegati e non collaboratori sportivi. Pertanto gli oneri sono superiori. E’ chiaro che il Ceffas si è sempre sostenuto sui contributi del Comune. Già dai tempi del commissario, a causa del dissesto, la situazione è andata degenerando. Il Covid non ha aiutato in tal senso”.

Ulteriori aggiornamenti: “Stiamo facendo il possibile per aiutare e sostenere tutte le realtà sportive. Sugli atti gestionali che sono mancati stiamo facendo un’indagine interna. Inoltre per ciò che concerne l’impiantistica come sapete c’è una mancanza totale di personale e custodi. La giunta ha dato mandato agli uffici – delibera 297 - di mettere in atto un protocollo di intesa il quale finalmente è stato firmato. Per il contributo scrivo agli uffici in modo reiterato. L’ultima mail risale al 24 novembre. La situazione da una parte si è sbloccata – ha concluso l’assessore - mentre l’indagine ci farà capire dove il meccanismo non ha funzionato”.

Intervento Pd

Sul tema del Ceffas, e non solo, è intervenuto il Partito democratico ternano: “denunciamo da mesi la crisi profonda in cui versa lo sport nella città di Terni, riscontrabile anche negli accadimenti degli ultimi giorni. I problemi di degrado degli impianti sportivi di periferia, il completo abbandono del Campo Scuola, la situazione nuovamente di stallo del parco di Cardeto, la chiusura di Piscine dello Stadio e il forte rischio della non riapertura delle attività della Fondazione Ceffas”.

Ed ancora: “Il fil rouge che unisce tutte queste situazioni è, ancora una volta, l’immobilismo, la superficialità dell’amministrazione Latini, che fa fatica, ancora dopo quasi quattro anni di mandato, ad ascoltare necessità e richieste che provengono dal mondo sportivo locale; la conseguenza dell’inoperatività dell’Assessorato allo sport sta producendo un diffuso abbandono delle attività motorie e sportive soprattutto tra i giovani, generando un danno d’immagine alla città stessa, non più appetibile per attrarre i grandi eventi sportivi con conseguente perdita economica sul fronte del turismo sportivo. Grazie alle amministrazioni di centro-sinistra Terni è stata per anni la seconda città d’Italia per organizzazione di eventi sportivi” aggiungono i Dem. “Amministrazioni che negli anni hanno saputo dotare la città di impianti di promozione dello sport a tutti i livelli - tra cui, ultima ma non meno importante, la progettazione del nuovo palazzetto dello sport - incentivando con contributi economici e mettendo a disposizione delle società gli impianti al fine di realizzare progetti ed eventi importanti, affiancando e supportando nell’organizzazione le federazioni e le associazioni sportive”.

Il Partito democratico: “E’ molto preoccupato per la situazione della Fondazione Ceffas, un punto di riferimento cittadino nella formazione fisica, per l'avviamento allo sport dei giovani e per l'attività sportiva degli adulti, che comporterebbe la perdita di un patrimonio in termini di professionalità, di esperienze preziose sia aggregative, sia ai fini di uno stile di vita salutare, e dell’opportunità anche per le famiglie con minori possibilità economiche di far praticare sport ai propri ragazzi. Purtroppo questa amministrazione non perde occasione per evidenziare incapacità e inadeguatezza e, in sostanza, come in tutti gli altri settori della vita cittadina, l’assoluta mancanza di una visione di città, cui è, evidentemente, stato impossibile sopperire solamente con la propaganda del “revisionismo post dissesto”.

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