Una lettera inviata al sindaco Latini, agli assessori competenti, ad ASM, e agli organi di informazione per raccontare ciò che è accaduto, nella gestione del servizio rifiuti, ad un utente ternano. “Sono un cittadino che vive da solo. A fine anno mi è pervenuta la fattura di conguaglio per la Taric, relativa all’anno 2021. Con la nuova modalità di fatturazione mi sono stati addebitati 1040 litri di residuale, pari a 26 mastelli da 40 litri, come da regolamento, giustamente”. Si chiede: “Giustamente? Il regolamento prevede una quota minima di tassazione pari a 26 mastelli per nucleo di una persona, forse per scoraggiare comportamenti scorretti nella procedura di differenziazione”.

Focus sul tema: “Il problema sorge perché a me nel 2021 hanno prelevato solo 10 mastelli (38% della quota minima) a fronte dei 26 fatturati. E non credo di essere l’unico utente sottoposto a questo salasso. Credo che quanto stabilito da regolamento parta dall’assunto che i cittadini siano brutti, cattivi e poco responsabili e pertanto devono essere incoraggiati penalizzandoli. Eppure se non erro la città di Terni nel 2021 ha conseguito un primato per la raccolta della plastica, primato che dimostra che le persone di questo territorio sono più attente e virtuose di quello che l’amministrazione ritiene. Assordante il silenzio dei partiti di minoranza. Chiedo al sindaco, a tutta l’amministrazione di rivedere le soglie relative sulla base delle risultanze della raccolta effettiva e non presunta”.

La riflessione rivolta al primo cittadino: “Chiedo inoltre al sindaco di non pensare che proprio queste soglie così elevate siano la casa della buona differenziazione avvenuta nel 2021. Glielo chiedo perché sarebbe un insulto alla sua intelligenza nonché la mia che l’ho votato alle ultime elezioni”.