Terni al lotto, il banco vince ma i giocatori si infurbiscono: è la città in Italia dove le giocate diminuiscono di più
Scommessi on line 8 milioni di euro in meno nel corso dell’ultimo anno, ma l’azzardo si “mangia” quasi 600 euro ogni ora
Sarà la crisi e la considerazione che con il caro vita far quadrare i conti è sempre più difficile. Oppure la semplice constatazione che il banco vince sempre e allora meglio non tentare la sorte. Fatto sta che Terni è la città in Italia dove la raccolta dei giochi on line, ossia i soldi scommessi sull’azzardo da remoto, ha subito la flessione più importante: 8 milioni di euro in meno tra il 2021 e il 2022. A fronte di un settore che, invece, a livello nazionale fa registrare cifre da capogiro.
Sono state Federconsumatori e Cgil che, in collaborazione con la Fondazione Isscon, hanno elaborato il rapporto “Il libro nero dell’azzardo - La crescita impetuosa dell’azzardo on line in Italia. Mafie, dipendenze, giovani”.
“Questo rapporto – è scritto nella presentazione del volume - non vuole essere un excursus generale sul fenomeno del gioco d’azzardo in Italia; in particolare non tratteremo i fondamentali aspetti di carattere sanitario (...). Ancor meno vogliamo tratteggiare una indagine sociologica sull’azzardo, la sua storia e la sua penetrazione nella società. Non tratteremo nemmeno dell’impegno di tante amministrazioni locali – non tutte, a dire il vero – per contenere nel proprio territorio il dilagare dell’azzardo, i cui effetti negativi, sociali ed economici, non sono a nostro parere sufficientemente indagati. Il focus del documento verte sulle cifre del fenomeno online, sulla sua crescita apparentemente inarrestabile e sulle evidenti anomalie dei dati del gioco da remoto nel nostro Paese”.
In base ai dati raccolti nel dossier, “nel 2019 l’azzardo online rappresentava la metà di quanto giocato fisicamente. Nel 2020 i locali dell’azzardo sono stati chiusi per sei mesi a causa della pandemia, provocando il primo sorpasso del giocato online. Superamento confermato nel 2021, a fronte degli stessi mesi di chiusura. Nel 2022, senza più restrizioni di natura sanitaria, il gioco fisico è cresciuto moltissimo senza tuttavia raggiungere i livelli prepandemici. Il gioco online invece ha superato nel 2022 i 73 miliardi di euro, non solo confermando il sorpasso ma raddoppiando nei numeri rispetto al 2019. Nei primi sette mesi del 2023 si registra una ulteriore crescita del 10%, rendendo probabile il superamento degli 80 miliardi a fine anno, nel solo online. Nella fascia d’età 18-74 anni (dove si concentra la quasi totalità dei giocatori) il gambling online corrisponde nel 2022 alla incredibile cifra di 1.719 euro annui pro capite, con marcate differenze nelle diverse aree del Paese”.
Ed è proprio alla luce di questi numeri che il dato di Terni, in controtendenza rispetto alla media nazionale, può far riflettere.
Tornando alle cifre, a livello generale in Umbria nel 2022 la raccolta dei giochi on line è stata pari a 781,65 milioni di euro (766,19 nel 2021), le vincite hanno riportato nelle tasche degli umbri 739,25 milioni (724,19 nel 2021) per una perdita complessiva di 42,4 milioni di euro. Significa che mediamente ogni umbro, anche quelli che non giocano, ha speso 915 euro. Nel 2020 erano 637. La spesa media nazionale è stata nel 2022 di 1.242 euro.
A livello provinciale, nel Ternano le giocate on line nel 2022 sono state pari a poco più di 178,2 milioni di euro. In tasca ai ternani sono tornati circa 168 milioni euro, per una perdita complessiva di poco meno di 9,9 milioni di euro. Restando in Umbria, in provincia di Perugia le giocate complessive sono state pari a 603,4 milioni, con vincite per circa 570,9 milioni e perdite per poco più di 32,5 milioni.
La città in Italia in cui il gioco on line raccoglie di più è Roma con quasi sei miliardi di euro di giocate che producono vincite prossime a 5,6 miliardi e perdite per poco meno di 320 milioni. Belluno è invece la città dove si gioca di meno: “solo” 120 milioni finiscono nell'azzardo on line, con vincite per poco più di 114 milioni e perdite appena sopra i 6,6 milioni.
Con una diminuzione della raccolta di poco più di 8 milioni di euro – dunque - Terni è la città in Italia dove fra 2021 e 2022 si è registrata la maggiore flessione del gioco on line (-4,3 per cento). A Perugia, ad esempio, nello stesso arco di tempo, la raccolta è aumenta di oltre il 4 per cento passando da poco meno di 580 milioni di euro (2021) a oltre 603 milioni (2022).
Tutto questo significa che la raccolta pro capite on line fra 18 e 74 anni nel Ternano è di 1.159,66 euro (nel territorio comunale, la giocata pro capite si attesta a 1.152,63 euro, nel resto della provincia a 1.166,69 euro) e a Perugia di 1.329,45 euro a fronte di una media nazionale di 1.719,65 euro.
Passando dall’analisi provinciale a quella comunale, a Terni nel 2022 i giochi on line hanno raccolto 88.520.994,36 euro, restituendo vincite per 83.365.881,99 euro e dunque perdite per 5.155.112,37 euro. Significa che – mediamente – il gioco d’azzardo on line si “mangia” poco meno di 600 euro ogni ora per ogni giorno dell’anno. Ecco perché è meglio non giocare.