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Nuova attività a Terni: “La passione per il vino e l’amicizia che ci lega per farci portavoce del “Made in Umbria”

I ragazzi di Hugo Wine delivery si raccontano: “Abbiamo tanti progetti all’orizzonte sperando che la situazione relativa all’emergenza sanitaria migliori”

Cinque giovani ragazzi, una grande amicizia che li lega, oltre alla passione per il vino. Alla fine del mese di marzo è ufficialmente iniziato il nuovo percorso di ‘Hugo Wine delivery’ un servizio rigorosamente di consegna a domicilio. Nonostante le criticità legate all’emergenza sanitaria, i giovani hanno dato vita ad una società, investendo sulle loro competenze, maturate nel corso del tempo. Alla redazione di www.ternitoday.it raccontano questa nuova avventura che li accomuna. “L’idea di lanciare l’attività è nata nel settembre dello scorso anno. Siamo tutti appassionati oltre che detenere delle peculiarità specifiche. C’è chi è sommelier, chi vi aspira. Insomma. Vedendo un po' il contesto epidemiologico ci siamo detti: forse è l’anno in cui provare ad impiegare più forze possibili”. E perché no: “Dalla passione tiriamo fuori un’attività magari anche divertendoci”.

Le finalità e gli sviluppi: “Questo servizio manca nella città di Terni, anche se esiste in moltissime città italiane. Vorremo farci portavoce del made in Umbria, da un punto di vista prettamente enologico”. Tra tempi tecnici e ulteriori dettagli da limare l’attività (virtuale) è stata inaugurata a marzo, mediante i primi post sui social”. Tramite un fornitore infatti i ragazzi mettono a disposizione i vini, i quali possono essere ordinati, attraverso i propri canali telematici. “La nostra vorrebbe essere una enoteca 2.0. Non vogliamo un rapporto asettico con il cliente anche se, al momento, purtroppo ci limitiamo ad un contatto digitale nell’ordinazione” in attesa di miglioramenti sul fronte epidemiologico. “Il nostro servizio è anche di consulenza. Il contatto umano è fondamentale per consigliare una bottiglia. Attualmente è possibile utilizzare il canale telefonico o magari le varie chat”.

Il perimetro di movimento: “All’interno del territorio ternano, per intenderci cap 05100. In futuro però vorremmo espanderci. La consegna in trenta minuti – una delle caratteristiche pregnanti di ‘Hugo Wine delivery’ - deve essere una rampa di lancio oltre che una prova sulla quale cimentarsi. Guardiamo anche con fiducia al futuro, perché vorremmo rivolgerci a contesti di goliardia e socialità. Un servizio pensato -ad esempio - per tavolate da sette-otto persone. Ecco perché magari non è proprio corretto pensare che l’emergenza sanitaria ci favorisce, tutt’altro”.

Feedback e partenza: “Certamente all’inizio poteva essere visto come un rischio fare questo passo. C’è chi lo ha fatto presente (in amicizia ndr), sottolineando anche la bontà dell’iniziativa. Ci siamo concentrati su vini fermi italiani e bollicine francesi. Fare impresa era una cosa nuova. Quando ci siamo ritrovati davanti al notaio un pizzico di emozione l’abbiamo provata. La promessa comunque è quella di proseguire il nostro legame di amicizia al di là di come andranno le cose. Al momento siamo soddisfatti di come sta procedendo. Anzi recepiamo consigli e suggerimenti per migliorare anche le forme di comunicazione. L’obiettivo è di migliorare passo dopo passo”.

Come nasce il nome ‘Hugo’: “In una situazione goliardica. Uno dei soci stava facendo un aperitivo in terrazzo, insieme a suo cugino e degli amici. E’ uscito fuori questo nome proprio di persona con un tocco di francese. Dopo un paio di giorni di riflessione ha convito tutti. Da anni ci siamo avvicinati, personalmente, al mondo del vino con passione e curiosità ed ora è giunto per noi il momento di metterci alla prova con questa nuova avventura”. In bocca al lupo ragazzi!

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