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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Giovane, talentuosa e ternana: “La musica come ragione di vita ed espressione dei miei sentimenti”. Ecco il nuovo singolo

Giulia Ciliani in arte Rubìa si racconta alla nostra redazione: “Il canto mi ha aiutato molto a tirare fuori il meglio di me stessa”

Una grande dote che può essere coltivata nel tempo, perfezionata e modellata anche grazie all’ausilio di professionisti del settore. Giulia Ciliani è una giovane cantante ternana molto versatile, capace di interpretare diversi generi (dal pop al soul). Ha iniziato all’età di 13 anni ed ora è una delle artiste di riferimento della Vocal master.

Ciao Giulia, come mai hai scelto il nome d’arte Rubìa? “Detengo dei tratti fisionomici spagnoli, perché sono abbastanza mora. In modo anche un po' autoironico, ho deciso di chiamarmi così”. Un talento che nasce da lontano. “Ho iniziato il mio percorso professionale con Gianni Neri, all’età di dodici anni. Abbiamo curato insieme tutta la parte relativa all’interpretazione e la dialettica. In questa scuola ho fatto parecchi master formativi. Inoltre frequentato il Cet di Mogol, vincendo una borsa di studio nell’anno 2013. Ho partecipato alla finalissima del videofestival con Mara Maionchi, ricevendo note di merito importanti. Sono arrivata in semifinale all’Area Sanremo. Infine collaborato come vocalist nel tour Gianni Neri canta Mogol.”

Un percorso studiato nei minimi dettagli: “Mi sono voluta creare un mio mondo. Inizialmente ti senti spiazzata. Il confronto con Gianni sui testi da interpretare è stato fondamentale per percorrere la strada giusta. Sono molto soddisfatta poiché ho scoperto lati di me che non conoscevo. I riscontri sono notevoli, soprattutto sui social. Una crescita costante, giornaliera, esponenziale”.

L’esordio discografico datato febbraio 2020 con ‘Assomiglio a te’ di Gianni Neri: “Una dichiarazione che faccio alla mamma, attraverso un percorso conflittuale e di grande amore. Mi sono ritrovata nelle parole e nel testo scritto. Nel novembre 2020 la seconda traccia ‘Deserto’ elaborato da Veronica Neri. Un genere più dance elettronico. Ora verrà adattato anche in lingua inglese". Infine l’ultimo brano uscito da pochi giorni ovvero ‘Quello che un giorno sarò’ dove Giulia racconta sé stessa, attraverso le parole di Gianni Neri: “Una evoluzione che mi ha turbato, un dolore passato dove ne ho ricavato tanta forza. Mi ha dato la voglia di andare avanti con grinta e determinazione”. Gli arrangiamenti a cura di Giovanni De Rosa, producer D4d, su tutti gli store digitali.

Cosa rappresenta per te la musica? “La ragione di vita ed espressione dei propri sentimenti. Sono una persona molto chiusa, tendo a raccogliermi quando soffro. La musica è quella peculiarità che fa uscire fuori le emozioni provate. Il canto mi ha aiutato molto a far emergere il meglio di me”. L’emergenza sanitaria ha costretto gli artisti a rivedere i propri piani: “Sul palco dò il massimo, è tutto. Per tanti la presenza di pubblico, da una carica ulteriore, è anche il mio caso. Di questi tempi la mancanza è enorme poiché salire su un palcoscenico ti aiuta a gestire l’emozione. I social, in questo momento contingente, contribuiscono nel far conoscere i progetti artistici di ognuno. Tuttavia per l’intero comparto non è la stessa cosa. Sulle stories di instagram metto delle performance da casa. Un palco virtuale sul quale esibirmi”. Quale la soddisfazione più grande: “La serata in cui mi sono aggiudicata la borsa di studio. Ricordo con piacere anche quando sono stata chiamata a fare la vocalist per il progetto di Mogol”. Ambizioni e futuro: “Farmi ascoltare dalla gente e magari anche apprezzare”. Ed intanto su tutte le piattaforme di riferimento ‘Quello che un giorno sarò’ sta letteralmente spopolando.  

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