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"Il piccolo Andrea avrà le cure necessarie". La smentita della Asl 2 alla denuncia consigliere regionale De Luca (M5S)

La direzione dell'Asl 2 ribatte alla denuncia del consigliere regionale De Luca: "Nessun taglio orario ma solo una rimodulazione delle ore per rendere il servizio più qualificato. Per Andrea stiamo mettendo in campo equipe e risorse importanti".

Nessun taglio del monte ore per l'assistenza domiciliare dedicata ad Andrea ma solamente una rimodulaziona dell'impianto orario per riqualificare il serivzio. Questo il senso della smentita che l'Asl 2 ha diramato dopo la denuncia pubblica del consigliere regionale pentastellato, Thomas De Luca, sulla presunta revoca delle ore di servizio per il piccolo paziente ternano gravemente malato.

"Su base settimanale - scrivono dalla Asl 2 - sono infatti passate da 36 a 70 le ore di assistenza domiciliare infermieristica mentre la presenza degli operatori socio sanitari è garantita per 28 ore. L’obiettivo è di assicurare prestazioni qualificate specialistiche nell’interesse del bambino di otto anni affetto da “gravissima disabilità in malattia rara”.

Sempre dalla Asl 2 viene evidenziato che, nonostante la difficoltà a reperire personale infermieristico, è stato messo in campo uno sforzo straordinario per assumere tre professionisti da dedicare alla gestione delle esigenze di Andrea: "Ciò al fine di garantire la continuità assistenziale e ridurre al minimo il turn over degli operatori"

Una questione organizzativa ma, evidentemente, anche e soprattutto economica: "Pur comprendendo la drammaticità della situazione che attraversa la famiglia - si legge nella nota - l'impegno economico, solo di assistenza alla persona, garantito dall'azienda sanitaria è superiore ai 100 mila euro annui, escluse le spese per presidi, farmaci e contributi regionali e statali (indennità di accompagnamento e legge 104/92 che tutela i lavoratori nell’assistenza a familiari affetti da gravi disabilità). A ciò si affianca la possibilità, anche per brevi periodi, di usufruire di ricoveri “di sollievo” presso strutture specializzate idonee a gestire pazienti con tali problematiche offrendo un ulteriore supporto ai familiari". 

Un lavoro di squadra tutto dedicato al piccolo paziente, composta pediatra, fisioterapisti, neuropsichiatra infantile, psicologo, infermieri, gastroenterologo, pneumologo, oculista, rianimatore per i trasporti medicalizzati e del servizio 118 in caso di emergenza, attraverso la definizione di un PAI (piano di assistenza individuale) che viene ratificato dall’Unità di Valutazione Multidimensionale presente nel distretto sociosanitario di appartenenza.

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