IL PUNTO | Droga a Terni, sul "mercato" arriva anche il "Suboxone", oppiaceo usato al posto del metadone

Il procuratore generale di Terni, Alberto Liguori, dopo la morte dei due adolescenti terniani Flavio e Gianluca, uccisi dal mix di metadone altre sostanze avvenuta nella notte fra il 6 e il 7 luglio scorso, aveva deciso di accendere un cono di luce non solo sullo spaccio in città, ma sulla cessione di sostanze farmacologiche per il trattamento delle tossicodipendenze. 

Il sospetto, o meglio, la stigmatizzazione da parte della procura puntava sulle procedure di cessione del metadone e altre sostanze da parte dei Sert che avrebbero potuto essere maggiormente stringenti proprio per evitare abusi o tentativi di spaccio da parte dei tossicodipendenti.

Il dibattito si è acceso nuovamente oggi, dopo l'operazione antidroga effettuata dalla guardia di finanza di Terni che ha tratto in arresto due uomini di orgine straniera per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di due ragazze, una delle quali minorenne, che ha portato al sequestro, fra le altre sostanze, di pastiglie di Suboxone, oppiaceo sostitutivo del metadone. 

Cosa è il Suboxone

Stiamo parlando di un un “oppiaceo di sintesi”, proprio come il metadone, con azione agonista-antagonista: ovvero agisce in parte come un oppiaceo (eroina, morfina, metadone) e in parte come un suo antagonista.
Viene usato in certe condizioni per la cura della dipendenza da eroina con risultati piuttosto buoni, paragonabili a quelli ottenuti con il metadone.

Fra le molecole antagoniste contenute nella sostanza c'è il naloxone (ilcui nome commerciale è Narcan, antagonista degli oppiacei): ovvero stacca le molecole di oppiacei dai recettori specifici. Il risultato di questa azione è ad esempio l’uscita da una overdose da eroina. Più in generale: se a una persona dipendente da eroina viene iniettato il naloxone questa persona sviluppa una sindrome d’astinenza anche importante.

Suboxone, quindi, nasce dall'unione della buprenorfina ed il naloxone. La via di somministrazione “terapeutica” della buprenorfina è quella sublinguale (si fa sciogliere la compressa sotto la lingua). Per questa via la buprenorfina viene assorbita mentre il naloxone no. Quindi, se il Suboxone viene assunto con regolarità è come se il naloxone non ci fosse. Se invece il Suboxone viene iniettato endovena viene assorbito interamente (anche il naloxone) e quindi si sviluppa una sindrome d’astinenza.

Insomma, per una sua funzionalità terapeutica, il Suboxone non può essere usato per via endovena.

La particolarità di gestione di questo farmaco, è la possibilità di utilizzo da parte dei medici dei Sert per le terapie fatta a domicilio dal paziente. Tuttavia, negli ulitmi anni si è sviluppato, come per altre sostanze, un florido "mercato nero" al quale si può accedere con facilità per gli approvvigionamenti.

Fiamme gialle: "Non abbiamo certezza sulla provenienza"

Dopo l'operazione antidroga effettuata dalle fiamme gialle, che ha portato al sequestro anche del farmaco, la nostra redazione ha interpellato il comandante del nucleo operativo di Terni, Francesco Esposito, che ha riferito sullo stato delle indagini: "Al momento - dichiara il comandante - non possiamo dire con certezza da dove provenga il farmaco, come anche le altre sostanze sequestrate.

Ovviamente, i due arrestati non possedevano le certificazioni necessarie per giustificare la detenzione del Suboxone. Pertanto non è possibile, allo stato attuale, se provenga o meno da un Sert. Tuttavia - osserva Esposito - la sensibilità della procura di Terni sulla cessione di stupefacenti in assoluto, e quella effettuata nei confronti di minori in particolare, garantirà un capillare approfondimento delle circostanze e della filiera dello spaccio, anche in questo caso".