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IL PUNTO | "Resto nella prospettiva politica di Italia Viva. Vogliamo essere costruttivi". Grimani non esce da I.V.

Il senatore Grimani, già sindaco di San Gemini ed ex esponente del Pd provinciale ternano, respinge le insinuazioni di quanti lo vedevano già in veste di "responsabile": "Già da mercoledì lavorerò per rilanciare la coalizione del "Conte bis"

L'uscita di Italia Viva dalla coalizione di governo, esplosa con l'annuncio deflagrante delle dimissioni in blocco dei ministri legati al partito di Renzi, sembra sia stata riassorbita con notevole velocità all'interno dei palazzi romani. La sensazione è quella che lo stesso leader di Italia Viva non abbia valutato al millimetro il punto di caduta della sua azione di riposizionamento politico che potrebbe rischiare di dissolversi in una ulteriore marginalizzazione dello schieramento. 

Il boccino della partita si muove impazzito all'interno di Palazzo Madama, dove la maggioranza assoluta che dovrà garantire il sostegno al governo Conte si dovrà attestare sui 161 voti favorevoli. All'avvocato pugliese, dopo l'addio dei senatori renziani, serviranno una decina di parlamentari, dando per assodato il voto positivo dei i senatori a vita Mario Monti ed Elena Cattaneo. Fra le voci che si stanno ricorrendo in queste ultime ore, sembrerebbe che 6 parlamentari di Italia Viva sarebbero disposti a traghettarsi fuori dal partito per votare la fiducia al governo, più altri 4 da Forza Italia e 2 ex pentastellati. 

L’iter del nuovo esecutivo ripartirà quindi dalle Camere: prima il voto e poi la nascita dei gruppi dell' "avvocato del popolo". Solo dopo la legittimazione dell'assetto complessivo, si potrà pensare alla formazione del "Conte ter", con un prevedibile rimpasto per la riassegnazione delle deleghe all'Agricoltura e alla Famiglia ed eventuali avvicendamenti di altre pedine. Inoltre Conte potrebbe cedere la tanto contestata delega ai Servizi a un uomo di fiducia.

Grimani (IV): "Proseguirò la mia esperienza nelle file di Italia Viva"

Tornando agli esponenti politici di casa nostra, nelle ultime ore i riflettori si sono puntati, per ovvie ragioni, sul senatore renziano Leonardo Grimani, già sindaco di San Gemini ed ex segretario provinciale del Pd, oggetto di supposizioni circa una possibile fuoriuscita dal partito di Renzi.

Una illazione smentita dallo stesso senatore che invece rilancia un impegno ancora più determinato proprio dal recinto partitico di Italia Viva che si prepara a un voto di astensione in Senato: "Condivido la scelta dell astensione che sembra profilarsi per il nostro gruppo -  dichiara Grimani -.Nessun dissenso quindi. Da mercoledì 20 gennaio, però, lavorerò per rilanciare la coalizione che ha sostenuto fino ad ora il conte bis. Una decisione scaturita da una riflessione sulle nostre decisioni per portare Italia Viva sulla strada migliore". Per Grimani nessuna "exit strategy" verso il partito dei "costruttori", quindi, ma un impegno ancor più stimolante per riportare sui banchi del parlamento i temi più urgenti. Fra tutti quelli relativi al recovery fund. 

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