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Il titolare di una storica attività ternana si racconta: “Una sfida vinta grazie a prodotti artigianali rigorosamente di casa nostra”

La testimonianza di Sandro Fabbrizi di Arte Sacra: “Fa piacere vedere che chi entra poi si sofferma ad osservare le esposizioni. Vendo esclusivamente made in Italy”

Ventidue anni di storia vissuti a cavallo tra piazza Duomo ed un’altra via del centro cittadino. Si chiama ‘Arte sacra’ il negozio di cui ci occupiamo, la cui originalità risiede nei prodotti che vende. Al timone c’è Sandro Fabbrizi il quale, recentemente, è stato intervistato anche dai colleghi della radio di Rai news.

“L’attività nasce nel 1998 con il locale situato in piazza Duomo, quando c’era meno isola pedonale, per poi spostarmi nel 2014” in un’altra via del centro. “Facevo il rappresentante di articoli sacri ed in città mancava un negozio di questo tipo, al di là delle librerie Paoline. Mancava qualcosa di bello nell’arredamento, di articoli religiosi, presepi. All’interno però non troverete dei souvenir” tiene a precisare Sandro Fabbrizi. “Ricordo quando passò monsignor Gualdrini e rimase sorpreso da tale scelta, poi monsignor Paglia. La città era decantata come d’acciaio. Ci ho lavorato circa sette anni in fabbrica per poi venire via e seguire le mie passioni. Il cambiamento è evidente rispetto al passato, dove c’erano dei preconcetti e qualcuno si vergognava ad entrare per rischiare di essere etichettato in un certo modo. Ora ad esempio, vendo croci storiche un po' a tutti.”

Le caratteristiche di ‘Arte Sacra’: “Anche se è una ditta individuale spesso mi affido ai consigli ed i gusti delle donne di casa, nella scelta dei prodotti da vendere. Passano tante persone interessanti, fa piacere vedere che chi entra poi si sofferma ad osservare. Poco tempo fa sono stato intervistato radiofonicamente da Rai News 24 poiché loro sono rimasti colpiti, dalla decisione di voler puntare esclusivamente su un artigianato di qualità, solo ‘Made in Italy’. Credo sia giusto contrastare i grandi colossi con prodotti di casa nostra, rivalutando il brand italiano nel mondo”.

Le difficoltà del periodo: “Siamo stati chiusi per tre mesi per poi recuperare con il passare dei mesi. A tal proposito ringrazio chi preferisce i negozi di prossimità. In quest’ultimo periodo c’è stata una grande rivalutazione del presepe. La clientela è variegata poiché, anche chi è poco credente o praticamente, magari è legato ad alcune tradizioni. Nel 1998 non ci credeva nessuno ma - alla fine - posso dire che la sfida è stata ampiamente vinta”. Cosa trovare al suo interno: “Quadri sacri, capoletti, icone, statuine, crocefissi. Ci affidiamo ad aziende storiche e serie della nostra penisola”.

Passione e lavoro: “Piace vendere anche l’oggetto che sa far emozionare. Cerco di apportare dei consigli e mettermi nei panni di chi acquista. So che poi questi prodotti saranno tramutati anche in regali ed è importante fare bella figura. Alla fine il cliente resta soddisfatto, lo fidelizzi e torna. Siamo conosciuti anche fuori città. Quando era possibile diverse persone venivano anche da zone del centro Italia. Inoltre il sito internet e le pagine dei social media aiutano a diffondere il brand, anche al di fuori dei confini territoriali. È molto bello vedere anche persone fermarsi a guardare le vetrine – conclude Sandro Fabbrizi - soprattutto i bambini che restano particolarmente colpiti dagli allestimenti”.

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