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Giovane ternana in Repubblica Ceca: “Paese in grande espansione. Ho ricevuto alcune offerte di lavoro ma amo Terni e l’Italia”

Il racconto di Ilaria Brizi membro della Consulta giovanile che sta ultimando un progetto post laurea Erasmus Traineeship

Una stagione estiva contrassegnata dalla ripartenza, dopo le due precedenti caratterizzate dall’emergenza sanitaria. Con le scuole chiuse e le lezioni sospese alle università, causa pausa didattica, sorge sempre la medesima domanda per i giovani. Cosa fare nel tempo libero? Bene. La redazione di www.ternitoday.it intende dare spazio alle voci dei ragazzi, a maggior ragione dopo l’istituzione della Consulta giovanile che ha portato, finalmente, una ventata di freschezza a Palazzo Spada.

Ad intervenire Ilaria Brizi che sta ultimando un progetto post laurea Erasmus Traineeship: “La città sta ripartendo, dopo il periodo contrassegnato dall’emergenza sanitaria, soprattutto tra i giovani il fermento è palpabile. Ad esempio all’Anfiteatro Romano si sviluppano diverse iniziative come quelle previste nel weekend. A mio avviso – sottolinea Ilaria – manca un cinema all’aperto ed occorrerebbero organizzare degli eventi che possano accogliere anche i ragazzi del comprensorio. Il capoluogo, diversamente da come accade altrove, non rappresenta un centro di congregazione pertanto mancano delle occasioni. Penso ai festival musicali, vintage, culturali. Un festival di aspiranti giovani artisti ternani che coinvolga la cittadinanza potrebbe essere una soluzione anche per far conoscere il talento di casa nostra”.

Il ruolo che i giovani possono assumere per veicolare i messaggi: “Le pagine social, in tal senso, possono aiutare molto. Uno dei problemi, in questi casi, è la comunicazione. Spesso i ragazzi se ne vanno, scelgono altri luoghi di aggregazione e socialità. Noi potremmo rappresentare un contatto diretto - la Consulta in tal senso è stata concepita anche per questo - cercando di capire le criticità esistenti attraverso interviste, contenuti nativi, storie da pubblicare su instagram, sviluppo dei social per carpire esigenze, desideri e bisogni da soddisfare. Se le persone che sono stanziate a Terni possono adottare un atteggiamento passivo rispetto a quello che offre il territorio per i giovani occorre maggiore coinvolgimento e pluralità di offerte”.

Lo scorso mese di aprile Ilaria Brizi ha terminato il percorso di studi, laureandosi a Perugia – in marketing advertising - presso l’Università per gli stranieri: “Sono partita per la Repubblica Ceca, grazie ad un progetto post laurea denominato Erasmus Traineeship. L’ho fatto principalmente per maturare un’esperienza formativa da annoverare, prima di buttarmi a capofitto nel mondo del lavoro. Volevo anche migliorare la lingua inglese e mettermi in gioco. Ho trovato un’azienda che detiene una piattaforma di recruiting job, ossia cercano dipendenti provenienti dall’estero, per conto di imprese del territorio nazionale. Inoltre hanno un giornale, a diffusione locale, denominato Brno day scritto in inglese. In tutto ciò mi occupo di della parte del marketing digitale, organizzazione eventi, gestione social oltre che curare i contenuti del quotidiano”.  

Le aspirazioni di Ilaria: “La Repubblica Ceca è un paese in grande espansione e la città di Brno punta moltissimo sui talenti e le competenze degli stranieri. Ho ricevuto alcune offerte ma amo Terni, l’Umbria e più generale l’Italia. Da circa due mesi sto inviando curriculum anche se, al momento, non è facile trovare un’occupazione adeguata”. Una grande passione per la pallavolo: “Sono cresciuta al palazzetto dell’Itis per poi proseguire la carriera a Todi, Catania, Roma, Perugia, anche per motivi legati all’università. Successivamente Ponte Felcino ed ora Magione dove inizierò a settembre, completando da remoto l’esperienza dell’Erasmus”.

Infine la decisione di partecipare alla Consulta: “Ricordo quando mesi fa, insieme alla mia coinquilina, abbiamo letto la notizia sul web e cercato il bando. A me piace interessarmi a questioni che interessano la città. Ho partecipato alla prima ed alla terza seduta. Siamo 34 persone differenti per idee e visioni. Tuttavia questo è un punto di forza poiché ci consente di poter discutere, proporre, portare ognuno le proprie istanze e trovare dei giusti punti di incontro”.

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