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Incendio a Maratta, le reazioni: “L’assessore Salvati si dimetta”. Lanciata una petizione e preannunciato un esposto

Politica locale in fermento dopo quanto accaduto nel corso del pomeriggio di ieri, domenica 20 febbraio, presso l’azienda Ferrocart

Una molteplicità di reazioni, a seguito di quanto accaduto all’interno dell’azienda Ferrocart nel corso della giornata di ieri, domenica 20 febbraio. In attesa di conoscere i primi monitoraggi da parte di Arpa, la politica locale è in fermento. Fioccano pertanto i pareri ai quali va anche computata una petizione lanciata dall’Associazione Terni Valley.

I consiglieri del Movimento cinque stelle chiedono le dimissioni dell’assessore Benedetta Salvati, sostenendo come: “Terni sta diventando un inceneritore a cielo aperto, la capitale dei rifiuti e dei roghi. È arrivato il momento di dare uno stop definitivo alla realizzazione dei nuovi impianti e di rafforzare i controlli e le prescrizioni su quelli esistenti. Nel frattempo – aggiungono - la vicesindaca con delega all'ambiente, Benedetta Salvati, si assuma le sue responsabilità e faccia un passo indietro rassegnando le dimissioni, considerando che non è stata in grado di affrontare nessuna delle grandi criticità ambientali della città”.

Secondo il consigliere comunale del Gruppo Misto Valdimiro Orsini: “Non è tollerabile che periodicamente la città si tinga di nero e che i ternani respirino fumi malsani. Chiediamo dove sia l'assessorato all'ambiente del Comune di Terni. Invece di dar luogo ad astruse ordinanze sul traffico o peggio ancora sui caminetti domestici, dovrebbe essere il promotore di un progetto specifico che coinvolga Arpa e Usl 2. Inoltre che dia luogo a una mappatura puntuale di tutte le aziende legate al trattamento dei rifiuti e all'adesione ad un protocollo di sicurezza specifico”.

Sul tema anche il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi che annuncia: “Ho depositato un' interrogazione per conoscere i dettagli della vicenda, per appurare in particolare se il sistema di sicurezza anti incendio dell'azienda abbia correttamente funzionato, se sia stato sottoposto a regolari controlli per testarne l’efficienza, se nelle zone di stoccaggio sia presente un sistema tecnologicamente avanzato di telecamere a infrarossi con funzioni di telecontrollo e  di attivazione dello spegnimento automatico dell’impianto in caso di incendio”.

L’Associazione Terni Valley ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org denominata ‘Basta incendi a Terni’. Supportando il pensiero del capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti: “Chiediamo di fare luce sull'accaduto, verificare le responsabilità e attivare una commissione di inchiesta”.

Infine Europa Verde Umbria preannuncia un’iniziativa: “Dopo l’ennesimo incendio (cinque in due anni) in impianti legati alla filiera dei rifiuti e del riciclo in Umbria, stiamo preparando un esposto alla Procura della Repubblica di Terni, per chiedere se il Comune di Terni, l’Arpa e la Regione abbiano controllato l’applicazione delle norme del “Decreto Sicurezza” (Legge 132/2018), in particolar modo l’art. 26-bis che impone, in capo ai gestori di impianti di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti, esistenti o di nuova costruzione, l’obbligo di predisporre un piano di emergenza interna”.

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