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Polo mantenimento armi leggere “l’aumento del PIL per le spese militari un fattore di possibile rilancio”

Atto di indirizzo presentato dalla consigliera del Gruppo misto Doriana Musacchi “incremento delle risorse un possibile strumento di rilancio”

Un incremento pari al 2% del Prodotto interno lordo, in termini di risorse, da impiegare nel settore Difesa. Secondo i dati forniti dai media nazionali, a seguito delle stime effettuate, il nostro paese passerà da circa 25 miliardi l'anno (68 milioni al giorno) a 38 miliardi l'anno (104 milioni al giorno) per ciò che concerne le spese militari. La consigliera Doriana Musacchi, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha presentato un atto di indirizzo, focalizzando l’attenzione sul Polo di mantenimento delle armi leggere, ossia la Ex Fabbrica d’armi di Terni.

In premessa dell’atto viene ricordato da Doriana Musacchi che “facendo seguito agli accordi stipulati con gli altri paesi della Nato, il Governo ha confermato la decisione di impegnare un quantitativo di risorse economiche, per spese militari, pari al 2% del Pil nazionale”. Pertanto “il Polo di mantenimento delle armi leggere potrebbe rivestire un ruolo di primo piano, dal momento che si inserisce a pieno titolo nel panorama logistico e produttivo, relativo all’armamento leggero. Inoltre si confronta con le più importanti realtà produttive italiane e straniere”.

“Ad oggi – ricorda la consigliera – il Polo di mantenimento delle armi leggere è una realtà del settore Difesa che non viene appieno utilizzato, in proporzione alle numerose ed importanti potenzialità. L’aumento degli investimenti, in ambito militare, potrebbe essere sfruttato come volano per rilanciare la fabbrica, anche nel settore dell’occupazione”. Per queste ordini di ragioni la consigliera impegna sindaco e giunta ad “attivarsi per intraprendere iniziative volte ad un rilancio del complesso ternano”.   

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