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Terni, iniziativa No Rogo: “Raccoglieremo novanta libri e li lasceremo nei luoghi simbolo della cultura e dell’aggregazione”

Il presidente dell'ARCI provinciale Tommaso Sabatini ricorda: “Il 10 maggio del 1933 furono dati alle fiamme migliaia di libri considerati scomodi per il regime nazista”

Una iniziativa coincidente con il novantesimo anniversario dei grandi roghi, organizzati dalle autorità della Germania nazista. Il Circolo ARCI Jonas Club, ARCI Provinciale Terni, e le associazioni studentesche Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Terni e Sinistra Universitaria - UDU Perugia hanno lanciato No Rogo spiegandone dettagliatamente le motivazioni.

Il presidente dell'ARCI provinciale Terni Tommaso Sabatini ricorda: “Il 10 maggio del 1933 furono dati alle fiamme migliaia di libri considerati scomodi per il regime. Dalle teorie marxiste sul capitale a quelle che attaccavano la religione, il decoro o la morale, ma anche quelle di scrittori considerati di sinistra come Bertold Brecht e Thomas Mann e degli autori ebraici, da Albert Einstein a Sigmund Freud. Quell’inaccettabile affronto alla cultura e alla libertà segnò di fatto l'inizio della censura nazista”.

A fornire i dettagli dell’iniziativa è Filippo Pesciaioli, presidente del Circolo ARCI Jonas Club: “Raccoglieremo novanta libri come gli anni che ci separano da quel giorno di barbarie e li lasceremo nei luoghi simbolo della cultura e dell'aggregazione giovanile in città, in modo da essere raccolti, letti e conservati da chi li cercherà, troverà o ci si imbatterà per caso, magari non sapendo nemmeno dell’iniziativa”. Ed ancora: “Come associazioni studentesche che ogni giorno combattono dentro e fuori i luoghi accademici per il diritto allo studio, crediamo che ancora oggi, nella nostra città, nella nostra regione e in tutto il paese ci sia bisogno di rimuovere ogni ostacolo in merito all'accesso libero alla conoscenza e al sapere” sottolinea Francesco Palmiotto, responsabile di Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Umbria.

Infine Lorenzo Mazzola, dell’esecutivo della Sinistra Universitaria – UDU Perugia: “Vogliamo ribadire che gli investimenti nel settore culturale, nel diritto allo studio, nelle scuole e nell'Università devono tornare ad essere una priorità nell'agenda dei decisori politici cittadini, regionali e nazionali. Ogni investimento in cultura infatti si moltiplica numerose volte e genera vitalità del tessuto cittadino con un ritorno importante per tutta la comunità”.

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